I granata rimontano e battono lo Stade Lausanne
BELLINZONA- I 2350 spettatori presenti al Comunale non si sono certo annoiati: Bellinzona e Stade Lausanne-Ouchy hanno dato vita ad un incontro che definire pazzo è dire poco. Il risultato finale di 5-4, a favore dei granata, mette in risalto i meriti del Bellinzona – il cuore, la grinta, e il non aver mai mollato nonostante l’essere stati 3 volte in doppio svantaggio – ma punisce eccessivamente uno Stade Lausanne che ha fatto la partita per larghi tratti, ma che ha commesso due errori fondamentali. Il primo, l’aver dato per morto il Bellinzona, smettendo letteralmente di giocare sul punteggio di 2-4, con la presunzione di aver ormai chiuso la pratica. E il secondo, l’aver proposto a questi livelli – per una situazione di emergenza – un portiere di riserva che, chiamato in causa già dal quarto d’ora per l’infortunio del titolare Djuric, ha mostrato limiti fisici e tecnici troppo evidenti per la categoria (Moreira Pinto è in realtà il portiere dei “Coca Cola B”, quindi non avvezzo al calcio dei “grandi”).
Difficilmente lo Stade concederà un vantaggio del genere al Bellinzona anche nella partita di ritorno, ma altrettanto difficilmente i granata concederanno un intero tempo di gioco agli avversari come accaduto oggi: il match di sabato si preannuncia più che mai incerto e avvincente.
La cronaca. Pronti-via ed è subito botta e risposta tra “bomber”: prima Magnetti e poi Kok fanno vedere le loro doti balistiche con due conclusioni di poco a lato. Si potrebbe pensare ad una partita equilibrata, ma gli ospiti prendono presto in mano il pallino del gioco, e al 19′ trovano il vantaggio con Sonny Kok, imbeccato alla perfezione da Gomis dopo un pallone perso banalmente dal Bellinzona a centrocampo. Il raddoppio arriva pochi minuti dopo, con Ngindu che di testa – tutto solo dopo un perfetto cross dalla sinistra di Mejri – non può proprio sbagliare.
Nel mezzo, c’è da registrare il cambio forzato del portiere ospite, Djuric, che si deve arrendere ad un fastidio muscolare accusato durante un rinvio: al suo posto in campo il giovane Moreira Pinto. Il Bellinzona accusa il colpo e si affida alla voglia di Stojanov: il bomber macedone la riapre al 29′ con uno stacco imperioso su calcio d’angolo da lui stesso conquistato. Il gol dei padroni di casa cambia però poco l’andamento del gioco, gli ospiti continuano a mantenere il possesso palla ed è ancora protagonista Kok al 32′, dopo una bella azione corale dei vodesi che lo libera al tiro, ma Marcionelli compie un mezzo miracolo in uscita salvando i suoi. Il Bellinzona ci mette, purtroppo, molto del suo nel facilitare il compito degli ospiti: pasticcio dei difensori centrali granata, Kok non si fa pregare, ruba palla e serve a Mejri un pallone che è solo da spingere in rete: 1-3. Non si può certo dire che gli uomini di Patelli non ci mettano il cuore: tocca a Djuric riscattarsi dell’errore di pochi minuti prima e insaccare di testa, sempre su situazione di calcio d’angolo, il gol che manda il Bellinzona alla pausa con una sola rete di scarto. E per quanto visto nei primi 45′ di gioco, può già dirsi un successo.