Chissà se quella da poco conclusa sarà stata l’ultima partita di Danijel Borilovic sulla panchina del Tuggen. Il 33enne croato che già lo scorso anno non riuscì a far quadrare gli obiettivi del Seefeld, ha incassato questo pomeriggio un altro duro colpo. La sesta sconfitta in campionato (terza di fila e quarta nelle ultime cinque gare considerando la Erste Liga Cup) non ha risparmiato le più accese critiche anche da parte di chi fino ad oggi lo ha valutato con grande pazienza.
E così, la grande favorita della vigilia è piombata addirittura a meno 14 dalla vetta.
Ovvio merito del Bellinzona che di fronte alla prospettiva di tagliar fuori dalla corsa per il primo posto una diretta concorrente non si è fatto pregare. I granata si sono imposti per 5-2 grazie alle reti in sequenza di Bottani, Magnetti, Berera, Guarino e Simunac.
Solo in parte addolcita nel finale dal secondo rigore di Ugliesic la giornata nera degli zurighesi che salvo super investimenti durante la pausa invernale dovranno limitarsi a sperare esclusivamente di giocare per un campionato modesto.
Tre i rigori concessi da un direttore di gara che ha estratto complessivamente anche sette cartellini gialli.
Nel Bellinzona (privo dell’infortunato Russo) sono arrivate risposte convincenti dalle seconde linee di oggi: sono bastati infatti sei minuti sia a Salvatore Guarino che a Stipe Simunac per entrare e lasciare il segno sul referto: sintomo questo di sana competizione interna e di gran voglia di dimostrare la propria salute. Ed è forse questa, oltre alla vittoria, la notizia più bella che i granata porteranno in Ticino.
Foto archivio CHalcio.com: Salvatore Guarino (AC Bellinzona)
