1L: il mal di trasferta condanna il Mendrisio

scritto da Simone Morandi

ZURIGO – Ci eravamo illusi che certi difettucci fossero spariti. Del resto, i 180′ giocati contro San Gallo e Bellinzona ne avevano data conferma. E invece no. I fantasmi si sono ripresentati nella fredda e piovigginosa serata di Zurigo.

Il Mendrisio ha perso la grande opportunità di sfruttare i risultati altrui, per tornare con prepotenza nei quartieri alti della classifica, in virtù di una prestazione mediocre che specie nel primo tempo è stata condizionata da malavoglia. Sia chiaro a tutti che lo 0-0 sarebbe stato il risultato sincero di una partita dalle poche emozioni che i padroni di casa hanno interpretato però con grande agonismo e con quella fame da risultato che sembrava già evidente nella fase di riscaldamento.

Borilovic e Gatti sono stati molto bravi a dar voce ai loro ragazzi per tutta la partita, ma le risposte non sono state tutte uguali. Questo per dire che il Mendrisio del primo tempo è stata poco squadra e che non tutti hanno capito quale tipo di prestazione servisse per rimbalzare l’intento della compagine locale, pronta a non concedere centimetri per ragionare e prima di tutto impegnata a tenere la palla lontana dalla propria area.

Il goal su punizione di Salkic – deviato o meno dalla faccia di Sarr alle spalle di Cataldo – è stato un episodio casuale sul quale però Borilovic è stato bravissimo a costruire un castello impenetrabile di ostruzionismo che nel finale ha logicamente varcato anche il confine del regolamento. Quando il Mendrisio ha capito che le cose si stavano mettendo male, si era però già sul 2-0 in virtù del colpo di testa di Coelho, libero da marcatura sugli sviluppi di un calcio d’angolo (51′).

Nei restanti quaranta più recupero, si è rovinata l’erba della metà campo zurighese, ma la volontà non è purtroppo bastata per ribaltare il risultato. Il terzo goal su palla inattiva della serata (identico a quello del 2-0) ha solo messo paura al Seefeld che nel finale ha concesso al Mendrisio più di un’occasione per chiedersi perchè, per come e per tornare a varcare il Gottardo con quei rimorsi che non ti faranno di certo dormire.

Peccato mortale quello dei ragazzi di Gatti e Bulanti che di lezioni simili ne avevano già fatta collezione nella prima fase. Il Seefeld non ha rubato nulla, ma ha semplicemente approfittato della situazione per prendere altri tre punti ad una squadra ticinese. Giusto per capire: dei 20 punti in classifica, Berisha e compagni ne hanno presi 12 a Bellinzona, Locarno e Mendrisio. Nel Seefeld hanno fatto molto bene Gianluca Hossmann (uno dei pochi esterni ad aver messo in difficoltà Azzolin in questo campionato), il difensore Berisha (invalicabile) e il motorino Tauljant Limani. Nel Mendrisio – oltre al buon lavoro della coppia Kabamba-Lanzoni – sono piaciuti senza riserve Mazzetti e Reymond che nella ripresa hanno trascinato i compagni alla ricerca dell’impresa. Sufficiente il comportamento della terna che non ha diretto da 7 specie per via delle esagerate e non sanzionate sceneggiate di un ultimo quarto d’ora nel quale il calcio ha lasciato spazio al teatro.

LIVETICKER

TABELLINO

Leggi anche questi...