“Se nel primo tempo con l’Ibach avessimo preso cinque pere nessuno avrebbe potuto lamentarsi. Le partite però finiscono al 95′ e il nostro secondo tempo è stato impressionante e se fosse finita 5-2 per noi sarebbe stato altrettanto incontestabile”. Tazio Peschera – che nel concitato finale del Gerbihof si è scatenato con tutti ed in particolare con chi aveva persino fatto sparire i palloni dalle panchine – guarda il bicchiere mezzo pieno, riflette su come ovviare alle assenze di Belvedere (squalificato), Rossi (infortunato) e prova anche a pensare che razza di casino verrebbe fuori in classifica se i suoi riuscissero ad espugnare la Trinermatten.
Operazione che se non fosse per il tipo di partita giocata mercoledì ad Ibach avrebbe anche potuto ritenersi più che fattibile. Non che non lo sia, ma è ovvio concedere anche alla cabala qualche riscontro logico: o è proprio vero che nessuno voglia prendersi la responsabilità di tirare la volata finale ?
La classifica del gruppo 4 parla da sola e non saremo ripetitivi.
Lo Zofingen si è fatto pregare per andare davanti – dove tutti avevano pronosticato si trovasse a fine stagione – ed in effetti la sensazione è più quella di una casualità (anche se non è mai bello fare i conti in casa d’altri) che non di un vero e proprio merito. La squadra di Lombardi non riuscirà a fare il vuoto, ma le caratteristiche che possiede potrebbero bastare per vincere al fotofinish.
Ci sono anche dei conti in sospeso per quanto accaduto nella partita di andata e sarebbe bello che per una volta si riuscisse a dimenticarli. O magari a vendicarli con una netta affermazione sul campo.
Il Vedeggio non troverà tappeti rossi e nemmeno nessuno a premiare Tazio Peschera nel suo giorno speciale da 150 presenze sulla panchina blaugrana: i giocatori però stanno bene e lo hanno dimostrato sia contro il Goldau che con l’Ibach.
Se avremo scritto un mare di fesserie lo sapremo in tarda serata.
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