C’è da credere che Ricardo Pereira e i suoi ragazzi non riserveranno un’accoglienza particolarmente cordiale al Locarno. Ovviamente si parla di termini sportivi. Grazie alla vittoria ottenuta sabato scorso all’Arena Hochdorf, che ha permesso al Sarnen di salire al quinto posto – sulle sponde del lago i bianchi non andranno per fare una bella vacanza. Ne sanno qualcosa Novazzano e Ascona che hanno già approfondito l’atteggiamento tattico di una squadra che specie tra le mura del “Seefeld” risulta più ostica di quanto non sia in grado di fare in trasferta.
Massima stima quindi per quella squadra che in una maniera o nell’altra trova sempre modo per sorprendere. I bianchi non arrivano da un periodo molto favorevole considerando inoltre che nelle ultime sei partite hanno messo a segno soltanto cinque reti. Considerando la gara di Coppa Svizzera con il Nyon, farebbero anche sei goal in sette incontri.
La difesa resta sempre una delle migliori del torneo, ma la spinta offensiva deve produrre più reti. Ed è questo uno degli aspetti sui quali questo Locarno può e deve megliorare.
L’Ascona torna invece al Comunale per ricevere un Brunnen che se da una parte non ha destato grande impressione a Taverne, dall’altra ha pur sempre avuto ragione la scorsa settimana del Novazzano. La compagine diretta da Marco Spiess non è di certo una corazzata invincibile però possiede tanta fisictà davanti e sa difendersi con grande determinazione, forte di un centrocampo solido per quanto un po’ leggerino. Unica squadra a non aver mai pareggiato, questo Brunnen possiede anche una differenza reti in pareggio (9-9) che incute massimo rispetto.
E’ chiaro in primis che per vincere la partita l’Ascona dovrà fare molto meglio di quanto visto in una prima parte di stagione da un punto in otto partite. E, soprattutto, da 26 reti subite.
Da segnalare il ritorno di Nicola Cornacchia già ex Ascona.
