2LI: Vedeggio bello di notte

scritto da Davide Perego

p1210517CADEMPINO – Più forte della sfortuna. Più forte delle provocazioni. Più forte degli episodi. Più forte della capolista. Con una partita tatticamente perfetta e quella indispensabile dose di determinazione necessaria per affrontare qualsiasi avversario, il Vedeggio ha condannato l’Hochdorf alla terza sconfitta stagionale impedendo inoltre che il campionato fosse praticamente chiuso ancor prima della pausa.

Servendo al meglio la propria causa, la squadra di Tazio Peschera si è portata a quota 16 punti entrando di fatto nel gruppone di 9 squadre raccolte in soli 3 punti. Non è stata una bella partita: non certo per demerito del Vedeggio, ma essenzialmente per il gioco dei lucernesi. Quella palla profonda a cercare la “spizzata” dei lunghi ha tolto alla partita la possibilità di essere più divertente anche se il Vedeggio ha fatto di tutto perchè quella palla non si alzasse mai da terra.

La qualità di Castillo, Lavorato, Cipolletti ed Elia, conglobata nell’intelligenza di Locatelli ha reso questa capolista Hochdorf una squadra davvero normale. Ci sarà pure un perchè – come diceva Tazio Peschera a fine gara – se questi sono primi, ma nello specifico della serata la buona squadra è stata quella blaugrana.

Privi di errori, i ragazzi di Peschera hanno imbrigliato qualsiasi tentativo degli ospiti che poi – quando pericolosi con un diagonale di Kriastian Raijc – sono stati colpiti in contropiede dalla giocata straordinaria di Alessandro Elia che uscito dall’anonimato ha messo la partita sulla strada giusta.

La ripresa ha confermato la sensazione che per battere questo Vedeggio ci sarebbe voluta una prestazione super e per tutta la seconda frazione il buon Migliorin ha dovuto sbrigare essenzialmente lavoro ordinario. Per la prima volta dall’inizio della stagione la squadra di Remo Meyer non è riuscita ad andare a segno e questo la dice lunga sulla prestazione straordinaria di centrocampo e difesa blaugrana che non hanno concesso che qualche palla inattiva alla squadra avversaria. La punizione micidiale di Elia ha solo in parte attenuato il rammarico per alcune decisioni arbitrali apparse anche questa sera al confine della follìa.

Il passivo avrebbe potuto anche essere più pesante per la compagine lucernese e questo non solo in termini di reti, ma soprattutto in quello di provvedimenti disciplinari tra i quali è mancato da chiaro regolamento quello che avrebbe allontanato dal campo il portiere Patrick Schmidt, reo di aver volutamente calciato in autostrada due palloni che si trovavano a bordo campo nell’arco di trenta secondi.

Non è stato questo l’unico gesto antisportivo nella serata in cui la capolista ha perso la partita, ma anche un po’ di dignità nel sapere accettare la superiorità del suo avversario: particolare questo che Remo Meyer farebbe bene a non perdonare ai suoi uomini in vista dell’impegnativo girone di ritorno.

Arrivederci ora al 18 Marzo: una pausa decisamente lunga che come analizzato nello scorso fine settimana dall’assemblea della 1^ Lega che si è tenuta a San Gallo andrebbe riconsiderata un po’ in tutti i campionati semi professionistici.

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