9+1 per il 2017 !

scritto da Flavio Ferraria

Fra meno di 30 giorni le 20 squadre delle due massime divisioni scenderanno di nuovo in campo per riprendere la stagione. Qui di seguito abbiamo scelto i 9 personaggi  svizzeri più uno… che potrebbero caratterizzare il 2017.

XHAKA Granit: Oggi è il faro del calcio svizzero. E’ lui il giocatore più rappresentativo. Non c’è Shaqiri o Sommer che tengano. Amato dal pubblico dell’Arsenal. Il 2017 dovrà essere la  sua consacrazione senza se e senza ma. A Londra  sotto la guida di Wenger non potrà fallire e in Nazionale dovrà essere lui a guidare i suoi  compagni prima a raggiungere la qualificazione  e poi essere protagonista nel mondiale del 2018.

FAVRE Lucien: In molti lo volevano alla guida della Nazionale svizzera, dopo le esperienze in terra tedesca, Molti club di grido in Germania lo hanno corteggiato, per vincere la Bundesliga.  Lui ha spiazzato tutti. A maggio ha firmato con il  Nizza e oggi lo troviamo in testa alla Ligue 1. Premiato tre volte come migliore allenatore della Bundesliga (2009, 2011 e 2015) punta ad esserlo anche in Francia. Un giornalista francese gli  ha domandato  quale fosse stato per lui il miglior allenatore avuto nella carriera di giocatore  e in quale allenatore oggi si riconosce  La risposta è stata secca: “Daniel Jeandupeux”

KOLLER Marcel: Il serioso Marcel ha riportato l’Austria in una competizione continentale dopo anni di assenza.. Non benissimo la campagna di Russia 2018. Corteggiatissimo dal Basilea per sostituire Fischer. Tornerà in Svizzera anche se ce la dovesse fare a qualificare la nazionale austrica? Per lui il 2017  sarà un anno di domande.

SHIFFERLE Heinrich: Il Presidente della Lega deve porsi, con urgenza, la questione di una riforma dei campionati. Super e Challenge hanno bisogno di cambiamenti.  Urge formare  una commissione di studio e iniziare la strada della riforma dei campionati. Perseverare potrebbe essere pericoloso. Il giocattolo ha bisogno di ritocchi. La crisi si sa avvertendo: poco spettacolo, poca competitività e pubblico che da segnali di impazienza.

I FRATELLI YAKIN: Prepotentemente sono tornati. Di nuovo in coppia e si sono “impossessati” dello Sciaffusa. Quali progetti? Passare 6 mesi per rilanciarsi o costruire cose importanti nello stadio nuovo di zecca della città di Sciaffusa? Solo il passare dei giorni del nuovo anno ci leveranno la curiosità.

CALLIGARIS Viola: E’ la giocatrice, 20 anni, simbolo di una Nazionale che nonostante poco interesse dei media, ha e avrà  intorno a se simpatia e tifo. Dopo un 2016 più che positivo, arriverà un 2017, dove le nostre ragazze avranno un  impegno importante come l’Europeo nel mese di Luglio, dove sono in molti a pronosticare che saranno la sorpresa in positivo del torneo.  Un grande in bocca a lupo.

RENZETTI Angelo: Nel 2016 ha giocato un jolly con Zeman, il  nome ha portato interesse intorno al Lugano. Poi cambiamento di rotta. Molta confusione dopo la salvezza della passata stagione su chi doveva rimpiazzarlo, la scelta va su Manzo, ingaggio basso e discreta qualità, ma non quella giusta per una Super League.  A dicembre la svolta. Si cambia: arriva Tramezzani. Mai allenato in prima persona. Il Lugano, se si salverà una gran parte del merito la dovrà dare al Pres…

EMBOLO Breel: E’ lui il simbolo dei ragazzi svizzeri. Infortunato, partito in Germania, secondo chi scrive troppo presto, è lui il nome nuovo del nostro calcio. Con il suo faccione da bravo ragazzo, un simpaticone. Il 2017 aspetta questo giocatore, dovrà non solo esprimere simpatia, ma dimostrare tutto, il suo talento.

PETKOVIC Vladimir: Permettetemi di collocare tra i dieci personaggi svizzeri l’allenatore della “Nati” che svizzero non è. La sua carriera l’ha iniziata, l’ha portata avanti prima in Ticino, poi a Berna e infine ha fatto interessare gli “italiani” al calcio svizzero quando ha guidato la Lazio. Ha chiuso un 2016 con un una sufficienza piena, nel 2017 dovrà  portare i rossocrociati ai Mondiali 2018, senza passare tra le forche caudine dello spareggio. Fino a questo momento percorso netto. In testa alla classifica, tre punti davanti al più quotato Portogallo. Non dovrà mollare, risultati e media zurighesi non gli daranno tregua, al primo errore, al primo passo falso, non gli perdoneranno nulla.  Per questo sarà un anno importante per “Vlado”.

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