Basilea-Lugano, un match da “Mission Impossible” per i bianconeri

scritto da Claudio Paronitti

Come annunciato qualche settimana fa, il Basilea onorerà l’addio al calcio giocato di Matias Delgado – che resterà comunque nello staff tecnico dei venti volte campioni nazionali – nella partita casalinga di domenica contro il Lugano

L’ex-capitano, che ha lasciato la fascia al centrale slovacco Marek Suchy, verrà omaggiato al termine della sfida tra le due compagini. Una sfida improba per i ragazzi di Pierluigi Tami, i quali – dal loro ritorno in Super League, avvenuto due stagioni or sono – non sono mai riusciti ad andare a punti nella tana dei pluricampioni rossocrociati. Su otto incontri sin qui disputati tra i due team, sei risultati positivi sono stati conquistati dai rossoblù. I bianconeri, dal canto loro, hanno pareggiato le due sfide casalinghe della scorsa annata, entrambe chiuse sul punteggio di 2-2. Nella prima occasione, è bene ricordarlo, i renani si sono visti regalare un calcio di rigore dall’arbitro Lukas Fähndrich per un inesistente trattenuta di Steve Rouiller su Éder Balanta.

Domani, però, si giocherà al “St. Jakob-Park” e, a casa loro, i basilesi non sono tipi da fare sconti ad alcun avversario. Un dato statistico prova la forza dei campionissimi e si riferisce al numero di sconfitte interne nelle otto passate stagioni (quelle dei titoli consecutivi). Complessivamente, i renani hanno dovuto lasciare i tre punti agli avversari in sole dodici occasioni nello spazio di otto campionati (l’annata 2016-2017 è terminata con tredici vittorie casalinghe, cinque pareggi e nessuna sconfitta!). La loro supremazia è lapalissiana. Tant’è che si sono permessi di lasciar partire gli ultimi due bomber (l’austriaco Marc Janko direzione Sparta Praga e l’ivoriano Seydou Doumbia, il quale, via Roma, ha preso il volo verso i portoghesi dello Sporting). Al loro posto sono arrivati l’olandese Ricky van Wolfswinkel e la promessa elvetica Dimitri Oberlin. Per di più, c’è un nuovo allenatore, Raphael Wicky, alla prima esperienza su una panchina così importante, dopo aver condotto la formazione Under 21. Partito in sordina con il tonfo iniziale (2-0) di Berna contro lo Young Boys, il Basilea si è rifatto alla grande malmenando Lucerna (3-1), Thun (3-0) e Grasshopper (3-2).

Per il Lugano si fa dunque durissima. Anche se per il tecnico sottocenerino l’importante sarà “vedere cosa saprà proporre” la sua squadra in termini di gioco. In queste occasioni il risultato è relativo, perché si è coscienti che si andrà ad affrontare una super-potenza. Nell’undici che calcherà inizialmente il prato verde basilese potrebbe esserci anche la figura di Eloge Yao, che proprio ieri ha ricevuto il transfer per poter essere utilizzato in partite ufficiali. Su di lui Tami afferma che “è più avanti rispetto a Kovacic e ci assicura un’alternativa in più nel reparto arretrato. Non so se giocherà titolare, ma ci sto pensando”. Su sponda rossoblù, Wicky dovrà quasi certamente fare a meno di Omar Gaber e Taulant Xhaka, entrambi afflitti da un sintomo influenzale negli ultimi giorni. Se l’egiziano ha ripreso a correre ieri, diversa è la situazione del nazionale albanese, per il quale la partita con il Lugano arriva troppo presto. Mancherà altresì il giovane Dominik Schmid, infortunatosi lo scorso fine settimana con la squadra Under 21. Non sarà dell’incontro nemmeno Kevin Bua, vittima di un dolore muscolare. Wicky non vuole rischiarlo, anche in considerazione del fatto che “la scorsa stagione è stato fuori a lungo, quindi non correremo alcun tipo di rischio. Spero che ritorni ad allenarsi con il gruppo già dalla prossima settimana”.

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