Doveva essere e non è stato. Il CSKA si porta a casa una vittoria e si riprende quello che aveva concesso 15 giorni fa a Mosca. Adesso sia basilesi che moscoviti hanno le stesse chance di conquistare gli ottavi di finale, appaiati a sei punti e con un Benfica totalmente spacciato. I campioni elvetici dalla loro parte hanno il vantaggio della differenza reti sul CSKA particolare non trascurabile.
La squadra di Wicky ha fatto una mezz’ora da applausi trovando non solo il vantaggio ma concedendo poco o nulla ai moscoviti.
Piano, piano i russi sono cresciuti hanno preso il pallino del gioco in mano e nel secondo tempo con l’entrata in campo di Dzagaev, incredibilmente lasciato in panchina, la partita si è rovesciata e per i “rotblau” è scesa la notte e il gelo ancor di più di quello meteorologico avvertito sugli spalti gremiti del St Jacob Park.
Ieri sera i renani hanno fatto (ri)vedere tutti i loro difetti a cominciare dall’attacco leggerino con il solo Oberlin; un centrocampo dove non esiste un vero leader e una difesa dove la giornata no di Suchy ha generato i due gol del CSKA. Cose note, che vengono mascherate solo dal dinamismo e dalla carica emotiva di questa squadra che appena cala di intensità e di forma atletica non riesce a tenere testa agli avversari. Mettiamoci pure la non esatta lettura del match da parte dell’allenatore vallesano il quale è rimasto a guardare mentre i suoi giocatori subivano. Cambi tardivi e poco coraggiosi.
La situazione, in Champions, si è complicata. La prossima sarà in casa contro il Manchester di Mourinho vero dominatore del girone con 12 punti che vorrà chiudere la pratica proprio il 22 di questo mese a Basilea senza corre rischi. Importante vedere anche il Benfica cosa saprà in grado di fare. Uno scenario possibile potrebbe essere il sorpasso dei moscoviti nella prossima giornata con un contro sorpasso del Basilea negli ultimi novanta minuti.
Calcoli a parte i campioni svizzeri dovranno ritrovare l’unità battagliera e agonistica della partita di Mosca e quella contro il Benfica. Solo così il Basilea può sperare.
