Basilea, Uli Forte e i tuttofare

scritto da Flavio Ferraria

ForteNon scopro nulla se dico che il Basilea è il club più organizzato di Svizzera, il più ricco e il più…ecc ecc. Ovvio, scontato. Ma non è ovvio che YB, Sion e aggiungo anche il GC, si trovano distanti non solo in termini numerici di classifica, ma distanti anche per qualità tecniche, organizzative e scelte dirigenziali di dubbie qualità o addirittura di nessuna o scarsa qualità.

Dove è l’errore? Di chi sono le responsabilità? Oggi i club di calcio, piaccia o no, sono delle aziende, delle imprese che devono arrivare ad un profitto. Difficile farlo nel calcio, ma il profitto non deve essere essenzialmente l’utile registrato alla fine dell’esercizio sociale perchè stiamo parlando di sport e in particolare di calcio; anche un traguardo raggiunto: vittoria in Coppa,  promozione, sono risultati di un buon profitto.

Per arrivare a ciò non serve  solo un portiere che pari, un numero 9 che segni, o un falso”nueve” che fa segnare, ma personaggi che seguono il calcio e che lo vivano a 360°: come lo chiamiamo Direttore Sportivo? Responsabile dell’aria tecnica? Un allenatore tipo Wenger? Queste persone da chi sono scelte o non scelte? Dal capo dell’azienda ovvero dal Presidente proprietario del Club. Più di un Presidente pensa che questa figura sia superflua oppure di poco conto e così risparmia un ingaggio. Risultato fa tutto il Presidente.

Due esempi. A Berna si è insistito sulla figura di Bickel, fino ad arrivare, dopo varie stagioni, alla rescissione del contratto per motivi di budget (sic!). Per i più distratti ricordiamo che Bickel ha vinto a Zurigo dove sulla panchina c’era  un super allenatore: Challandes che indirizzava il mercato e aveva l’ultima parola su acquisti e cessioni. A Berna, il Direttore Sportivo ha fatto da solo e i secondi posti non bastano visto la distanza abissale dal Basilea.

Da poco è arrivato Spicher, uomo in gamba che conosce l’ambiente, che parla 4 lingue, tutte buone qualità. Ma da gennaio dovranno arrivare giocatori giusti e adatti per poter riprendersi il secondo posto eppoi tentare seriamente a concorrere con il Basilea nella prossima stagione L’YB ha tutto stadio ,tifosi e forza economica. Deve avere le idee e la prontezza di saper scegliere.

Altro esempio lo Zurigo dello scorso anno firmato Canepa. Un fallimento. Il Presidente tuttofare. Risultato? Retrocessione. Canepa è un uomo che sa ravvedersi. Prima ha convinto Forte di firmare un contratto fino a giugno 2016 per riuscire a non retrocedere e poi vincere la Coppa Svizzera. Il primo obiettivo fallito il secondo raggiunto. Poi ha  fatto del tutto per tenersi Forte, il Mister ha voluto delle assicurazioni. Ha puntato i piedi: scelgo io, la responsabilità è mia. Assistente di mia fiducia, DS di mia fiducia. Risultato: lo Zurigo diverte e vince! In molti potrebbero dire bella forza in Challenge League. E allora In Europa? Faccio una provocazione.

Oggi i tigurini sono i primi antagonisti del Basilea. Rinforzateli  con un difensore, 2 centrocampisti e un attaccante. Uli Forte in questo momento  è il miglior allenatore svizzero per temperamento, per tattica, per il modo di vedere le partite In tempi non sospetti dissi ad un noto giornalista della RSI, che Petkovic sarebbe diventato il CT della nostra Nazionale per le sue qualità tecniche, a ottobre 2016 dico che Uli Forte è il primo candidato alla panchina rossocrociata dopo Russia 2018.

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