Bassecourt-Lugano, le pagelle dei bianconeri

scritto da Claudio Paronitti

Dopo un primo tempo incolore, i bianconeri si scatenano nella ripresa per merito – soprattutto – del punto iniziale di Junior, andato in rete dopo appena 12 secondi dall’inizio della seconda frazione di gioco. Non tutti i sostituti dei titolari rispondono presente, in particolar modo Kovacic e Milosavljevic, ai quali serve ancora un po’ di tempo per adattarsi al calcio rossocrociato

David Da Costa 4 – tardo pomeriggio di ordinaria amministrazione, fatta eccezione per lo spavento di metà primo tempo (colpo di testa di Soltani) e per un paio di conclusioni, sulle quali si fa trovare pronto, nel finale di gara;

Steve Rouiller 4,5 – ha il grande merito di essere all’origine del punto che dà il là alla roboante vittoria dei suoi. Sta trovando sempre più ritmo e conferma quanto di buono fatto nelle ultime due uscite in campionato;

Fulvio Sulmoni 4 – gli manca il terzo compagno di reparto ideale (Golemic) e un po’ ne risente. Con Rouiller il feeling è ottimo, da migliorare quello con Kovacic;

Dominik Kovacic 3,5 – è la sua prima partita da titolare e lo si vede. Nel primo tempo è un po’ impacciato con il pallone tra i piedi, mentre nella ripresa si fa saltare troppo facilmente all’interno dei propri sedici metri;

Jonathan Sabbatini 4 – nonostante il gol facile facile che mette a segno all’89’ non è il solito capitano. A conferma che le voci di mercato non lo rendono sereno non disputa di certo una partita eccelsa;

Dragan Mihajlovic 4,5 – nei primi quarantacinque minuti è uno dei pochi che si danna l’anima, conscio del fatto che se sottovaluti l’avversario puoi essere punito in qualsiasi occasione. Dal 71′ viene risparmiato per le prossime sfide di campionato;

(71′ Domen Crnigoj s.v. – nemmeno venti minuti di campo – perché l’arbitro fischia esattamente allo scoccare del novantesimo – e una buona entrata in materia);

Bálint Vécsei 3,5 – le opportunità per mostrare il suo valore gli vengono date. Ma lui non sempre ne approfitta, venendo anche ammonito. E l’incontro di oggi ne è la dimostrazione. Non sostituisce in fase di regia Piccinocchi, che gli prende il posto sul 2-0;

(57′ Mario Piccinocchi 4,5 – quanto sono mancate le sue geometrie nel primo tempo! Entra quando il match si era già messo sui binari giusti, è vero, ma il piccolo regista italiano, come sa fare meglio, distribuisce calcio a più non posso);

Radomir Milosavljevic 3,5 – come per Kovacic soffre il ritmo del calcio elvetico. Pure lui dovrà abituarsi a questo tipo di pallone. Qualche colpo si è intravvisto, ma è solo con il tempo, e imparando anche l’italiano (che al momento non parla), che migliorerà;

Silvano Schäppi 4 – nel primo tempo i pericoli corsi dalla squadra sono passati dalla sua fascia. Impegnato più in fase d’attacco (mal gestita) che in quella difensiva, migliora con il passare dei minuti. Gli manca il ritmo-partita;

Younes Bnou Marzouk 5 – due gol contro una formazione di Prima Lega sono “normali” per un attaccante, d’accordo. Ma il franco-marocchino si dà da fare per tutti i minuti che gli vengono concessi, correndo e rincorrendo il pallone su tutto il fronte offensivo;

(66′ Carlo Manicone 4,5 – entra sul 3-0 e, dopo che i compagni non riescono a servirlo a dovere, si fa trovare pronto a cinque dal termine per la prima esultanza in maglia bianconera);

Carlinhos Junior 4,5 – mette in fondo al sacco due gol semplici. Sul primo c’è la clamorosa complicità del portiere avversario, così come pure sul secondo. Una punta, però, vive per il gol. E i gol sono un vero e proprio toccasana;

Pierluigi Tami 4,5 – nei primi 45′ la sua squadra è irriconoscibile. Complici anche i cinque cambi effettuati a inizio gara, gli automatismi non sono risultati perfetti. Una prima frazione di “paura” e una seconda in tutta scioltezza. Il tour de force continua ora con San Gallo (mercoledì a Cornaredo) e Basilea (domenica in trasferta).

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