Bottani, 45′ di qualità e quantità da vero leader

scritto da Claudio Paronitti

Fortemente rivoluto in squadra da Angelo Renzetti e Pierluigi Tami, il “figlio della città” ha disputato ieri sera un secondo tempo di valore

Mattia Bottani è stato all’origine dell’autorete che ha ridato qualche speranza ai suoi compagni di poter pareggiare l’incontro. Sfortunatamente, il secondo punto bianconero non è arrivato. Tuttavia, sono parecchi gli aspetti positivi riscontrati dell’esordio europeo, in particolar modo nella ripresa, disputata in maniera spavalda dalla squadra grazie anche al cambio di modulo messo in atto dopo la pausa. Il 3-5-2 iniziale, malgrado fosse rodato in campionato, non ha dato garanzie a livello internazionale. Passando a un più accorto 4-2-3-1 l’undici in campo ne ha giovato, tant’è che l’Hapoel Beer Sheva è stato costretto a difendere con le unghie sino al fischio finale il vantaggio di una rete.

Protagonista di questa metamorfosi è stato senza ombra di dubbio l’entrata in campo, appunto, di Bottani. L’ex-Wil ha dimostrato il suo valore assoluto. Non era assolutamente evidente in un contesto particolare come lo è l’Europa League. Mattia, che oltre al numero di maglia ha anche tatuato sul braccio destro il 10 (segno di leader), ha cambiato volto alla partita, diventando una spina nel fianco della difesa israeliana. Sono tre i fattori che hanno confermato le sue qualita: dribbling, corsa e sacrificio. Come dichiarato dal tecnico ticinese nel dopo-partita, “vorrei che giocasse più vicino alla porta, così segnerà tanto”. È forse questo l’aspetto su cui dovrà migliorare Mattia, ma siamo sicuri che essere tornato in una città (la sua città) che lo adora sarà fondamentale per la sua crescita professionale. Un leader, come potrà diventare il “Botta”, si vede anche da questo.

Leggi anche questi...