Chiasso, l’Aarau non deve far paura

scritto da Riccardo Vassalli

Chiasso 2Sono tempi duri. L’hanno spiegato più approfonditamente Ruggero Glaus in CHIAROSCURO ROSSOBLÙ di questa settimana e Amedeo Mapelli nel corso della settimana attraverso il nostro portale. La vittoria del Wohlen sullo Xamax ha richiamato tutti all’attenti. Le sirene son suonate a Chiasso dopo essersi resi conto che a poco a poco il gap con la penultima si fa consistente. Fine delle speculazioni.
Eppure, quanto meno sul campo vige un certo ottimismo. L’ottimismo è nel DNA di ‘Beppe’ Scienza: uno abituato a combattere anche se forse non si aspettava le attuali difficoltà, iniziate lo scorso mese di giugno quando ancora era presente Cavalleri.
Il primo insegnamento al popolo momò, mister Scienza lo ha dato lo scorso 24 luglio, pareggiando 1:1 al Brügglifeld smentendo i pronostici della vigilia. Proprio lì ha preso forma e vita il Chiasso di Scienza, dimostrando a una nazione intera di essere un gruppo giovane, ma con gli attributi di un veterano. Oggi più che mai, davanti agli occhi degli irriducibili, serve il carattere intravisto alla prima giornata, ma anche contro lo Zurigo.