Christian Constantin continua a essere convinto di aver agito correttamente, ma nel presidente vallesano qualche dubbio comincia a insinuarsi.
Nell’intervista rilasciata al Tages Anzeiger il numero uno del Sion afferma che l’highlight dell’anno è stato sicuramente il calcio nel sedere che ha rifilato a Fringer, un’azione che ha vendicato le calunnie e gli insulti ricevuti dal commentatore di Teleclub.
Per il resto il bilancio sin qui è totalmente negativo. “Mi darei un nove per le intenzioni e un due per i risultati. Credete che mi faccia piacere che il Sion abbia persa la finale di Coppa? No. E che sia ultimo in classifica? No. E che siamo stati eliminati dalle due Coppe? No, certo che no. In realtà l’unico vero momento di divertimento che mi sono concesso in questi undici mesi è stato l’”incontro” con Fringer”, dice il 60enne.
“La squalifica è assurda – a Wieser vennero date sei giornate per l’intervento su Yapi – ma almeno mi permette di andare sulle piste di sci, regalarmi una fondue, una sauna e poi vedere la partita del Sion in televisione …”, continua Constantin.
Il quale però quando è messo di fronte all’idea di lasciare la prima squadra e di concentrarsi solamente sui giovani, riflette: “Christian, è arrivato il tempo di fare qualcos’altro? Se fossi egoista e se non avessi a cuore le sorti del mio Cantone mollerei di sicuro. In questo momento una soluzione del genere non è più impensabile …”
