Coppa Banca Stato: esiste un regolamento ?

scritto da Redazione

p1210526Facendo seguito alle segnalazioni già arrivate in redazione inerenti quanto accaduto ieri sera a Savosa – in attesa che magari la stessa FTC possa intervenire con una presa di posizione ufficiale – le considerazioni più elementari riguardano la regolarità e la serietà della manifestazione. Prima di tutto ci viene chiesto se sia possibile che l’arbitro possa decidere di giocare due tempi da 40′ anzichè da 45′. Non ha assolutamente importanza stabilire a chi abbia giovato questa scelta: la gente vuole sapere se è possibile che un arbitro possa prendere in autonomia questa decisione. La risposta è si: previo avviso agli allenatori è possibile. Quale sia la necessità di recupere 10′ di gioco nel contesto di una partita fatta poi durare comunque più di 90′ (anche per ripetute invasioni di campo) diventa poi motivo di ulteriore discussione. Ci si chiede infatti per quale motivo (diverso dall’essersi dimenticato della decisione presa prima della partita) il secondo tempo sia durato 47′ e 30″.

La seconda e ben più grave riserva è legata alla scelta dell’arbitro di non voler “assolutamente” giocare i supplementari. I tempi addizionali si sono giocati su diversi campi sia nei 32esimi che nei 16esimi che ad esempio martedì sera in un altro ottavo di finale. E’ ipotizzabile che anche in questo caso l’arbitro possa avere la facoltà di decidere, ma se così fosse ci chiediamo quanto sia da considerare seria una manifestazione nella quale le “regole” siano arbitrarie al punto da essere cambiate nel corso della gara stessa.  La partita di ieri sera – anche per tutta un’altra serie di motivi – così ci viene chiesto di verificare – avrebbe tutte le credenziali per essere rigiocata ? La risposta è no relativamente alla disputa dei tempi addizionali. Il regolamento prevede infatti che se la partita è disputata sull’arco dei due tempi da 40′ i tempi supplementari non debbano essere giocati.

Sulla serietà di una manifestazione che abbia così tante varianti, lasciamo soggettiva presa di posizione a coloro che vi partecipano.

Resta però evidente che per un arbitro non sia semplice affrontare da solo situazioni come quelle della partita di Savosa che fra le altre sono condannabili per le ripetute invasioni di campo da parte del pubblico.

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