Nessuna sorpresa in questa seconda serata dedicata agli ottavi di finale della Coppa Svizzera. Il programma è stato aperto dal Thun vittorioso sullo Stade Nyonnais. Sembrava una vera passeggiata per i bernesi in vantaggio dopo appena otto minuti per due gol a zero. Poi gli ospiti hanno controllato e hanno lasciato giocare i padroni di casa, infatti al 33’ hanno accorciato dopo un’azione spettacolare. Da lì in poi il Thun ha sofferto. I gialloneri hanno cercato il gol del pari ma senza riuscirci. Il Nyon nei minuti di recupero ha dovuto piegarsi alla terza rete del Thun realizzata da Facchinetti.
A Munsingen la capolista del campionato della Super League ha faticato solo nel primo tempo, poi ha messo in campo i “pezzi” pesanti e per i padroni di casa è scesa la notte. Sulejmani prima, Assalè dopo hanno chiuso il discorso con la firma di del terzo gol di Moumi.
A Rapperswil il Basilea ha sudato freddo. Passata in svantaggio al 32’ con un gol di Silva è riuscita a rimettere subito la partita in parità con Akanji. Da quel momento il Basilea ha preso in mano il match senza rischiare e ha trovato il gol della vittoria dopo un’ora di gioco con Oberlin con la conseguenza del passaggio ai quarti di finale della Helvetia Coppa Svizzera.
Il “clou” della serata era in programma a Losanna. Unica sfida che vedeva di fronte due squadre di Super League. Sfida tra due compagini che in questo momento godono di uno stato di forma invidiabile. Tutto questo in una gara divertente e combattuta. Ha avuto la meglio il GC (gol di Djuricin al 67’) confermando il suo momento di forma straordinaria. La tristezza della serata losannese non è stata tanto la sconfitta, ma il deserto della Pontaise. Sia Joseph che Celestini non meritano questo disinteresse calcistico da parte della città. Da questi ottavi, al momento, il calcio romando ne è uscito con le ossa rotte. Oltre al Losanna e Nyon anche lo Stade Losanna -battuto ieri sera dallo Zurigo- sono fuori e domani Echallens e Delemont non hanno i favori del pronostico contro Lucerna e San Gallo. La ragione di questo insuccesso romando dovrà essere valutato attentamente se non vogliamo perdere un pezzo di storia del calcio elvetico.
