Da Zero a Sei, le pagelle di Aarau-Lugano (26.10.2016)

scritto da Claudio Paronitti

PagellaMister Manzo cambia alcuni elementi nella formazione titolare, aspettandosi delle risposte positive dai suoi atleti, soprattutto per quel che riguarda il livello di concentrazione. Purtroppo, non tutti accontentano il tecnico veneziano. Tra i singoli, Russo si conferma un’ottima alternativa al titolare Salvi, mentre delude, una volta di più, Mizrachi

FC AARAU – Ulisse Pelloni 4; Bruno Martignoni 4, Pascal Thrier 4, Marco Thaler 4, Denis Markaj 3,5; Sébastien Wüthrich 4,5 (76′ Geoffrey Tréand 4), Olivier Jäckle 4 (84′ Michael Perrier s.v.), Sandro Burki 4, Ivan Audino 4,5; Alessandro Ciarrocchi 4,5, Zoran Josipovic 4,5 (71′ Patrick Rossini 4).  Allenatore: Marco Schällibaum 4,5.

FC LUGANO

Francesco Russo 4 – sventa con classe la doppia occasione iniziale quando si ritrova Audino solo soletto davanti a lui. Incolpevole sulle due segnature avversarie, quando è impegnato risponde presente.

Marco Padalino 3 – si rende colpevole ingiustificato sul vantaggio argoviese. Mostra dei limiti che un uomo della sua esperienza non dovrebbe incontrare.

(46′ Bálint Vécsei 3,5 – entra per mettere muscoli a un centrocampo spaesato per tutto il primo tempo. Non riesce però a incidere davvero)

Steve Rouiller 3,5 – questa volta prestazione sottotono del centrale vallesano. Josipovic e Ciarrocchi sono due spine nel fianco che lo fanno ammattire.

Vladimir Golemic 3,5 – come tutta la squadra, il gigante balcanico è un po’ appannato. Ha un sussulto con un colpo di testa a poco più di dieci minuti dalla fine, ma per sua sfortuna Rossini è sulla traiettoria.

Goran Jozinovic 3 – alterna partite strepitose (vedi Basilea) ad alcune sconcertanti (oggi). A Sion mancherà perché squalificato: questo inaspettato riposo gli farà bene per riordinare le idee.

Dragan Mihajlovic 3,5 – il jolly bianconero disputa il primo tempo a centrocampo, poi, con l’uscita di Padalino, torna al “suo” ruolo di difensore. Fatica più del solito.

Davide Mariani 3,5 – in un centrocampo dove l’assenza di Sabbatini si fa sentire, è lui che deve cercare di imbastire le azioni offensive. Si scontra sempre con i mastini argoviesi, che lo sovrastano fisicamente.

Domen Crnigoj 3 – lo sloveno mette fisicità nei contrasti, è vero. Ma si fa saltare dalle ripartenze veloci degli avversari un po’ troppo spesso.

Ezgjan Alioski 3,5 – che sia un fenomeno è risaputo. Che sia un po’ troppo egoista, pure. Forse, se giocasse più assieme ai compagni, senza intestardirsi in azioni personali, non si sfiancherebbe e sarebbe più lucido al momento del tiro.

Ofir Mizrachi 3 – non sfrutta l’ennesima occasione che mister Manzo gli offre per mettersi in mostra. Viene giustamente sostituito alla pausa, dopo essersi travestito da fantasma per tutto il primo tempo.

(46′ Rodrigo Aguirre 4 – dà vigore alla manovra luganese. Entra con il piglio giusto in partita, poco supportato però dal resto della squadra)

Lorenzo Rosseti 4 – un primo tempo anonimo e un secondo da quasi protagonista. Con due colpi di tacco volanti colpisce prima la rete esterna e poi la traversa. Peccato.

Allenatore: Andrea Manzo 3,5 – l’inaspettata metamorfosi poteva anche essere nell’aria. All’inizio cambia modulo (passando al 4-4-2), ma si rende conto che bisogna lavorarci ancora su. Torna al classico 4-3-3, ma i suoi ragazzi non gli danno le risposte che cerca in loro.

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