Derdiyok: “Siamo un gruppo forte, importante iniziare col piede giusto”

scritto da Redazione
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Foto CHalcio di Monticelli

Eren Derdiyok ha finora collezionato 50 presenze con la maglia della Nazionale rossocrociata: è un membro stabile della selezione elvetica fin dal suo esordio, datato 6 febbraio 2008 (all’epoca aveva 19 anni) in occasione del match con l’Inghilterra. Esordio che l’attaccante del Kasimpasa ricorda sicuramente con tanto piacere, in quanto non è da tutti esordire in nazionale, a Webley, e buttarla dentro dopo soli 10′ dal ingresso in campo. Con Derdiyok continua il nostro viaggio nel ritiro della Nazionale di Pektovic.

Di esperienza con la selezione elvetica ormai ne hai, quali sono le tue sensazioni?

“Purtroppo alla Coppa del Mondo non ho potuto partecipare per un brutto infortunio, al quale mi sono ripreso molto bene. Quest’anno possiamo fare bene e stupire tutti. Personalmente sono in forma e voglio dare il mio contributo alla squadra.”

Parlando di sensazioni, parlaci di più di questa Nazionale..

“Il nostro è un gruppo solido e forte, oltre che di qualità. Prima di essere compagni di squadra siamo tutti amici e questo è un fatto fondamentale per poter costruire qualcosa di bello. Qui a Lugano abbiamo tutto il necessario per preparare gli Europei in Francia, dove vogliamo andare a giocarci le nostre carte.”

Foto CHalcio di Monticelli

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Le tue partite con la maglia del Kasimpasa sono terminate soltanto una settimana fa. Ti senti stanco?

“No, mi sento bene sia fisicamente che mentalmente. Prima di arrivare qui ho sentito Pektovic al telefono e mi ha detto di staccare la spina qualche giorno per poter essere al 100%. Ora siamo qua per lavorare duramente tutti insieme per assimilare gli schemi proposti dal mister.”

Tuttavia non è ancora certa la tua presenza a Euro 2016, che pensiero hai? Pensi di poter essere tra i 23 definitivi?

“Non penso a questo tipo di discorso. Il mister può decidere di portarmi così come di non portarmi, io di sicuro do il massimo per riuscire ad esserci. Prima di tutto viene la squadra e non il singolo, per cui sarà il mister a fare le scelte che ritiene possano fare meglio all’intero gruppo.”

Foto CHalcio di Monticelli

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Tra pochi giorni disputerete la prima amichevole contro il Belgio, quanto è importante fare bene?

” La prima partita amichevole è molto importante. Non tanto dal punto di vista del risultato: possiamo anche vincere 5:0, ma poi magari non siamo preparati. Il nostro scopo è quello di mettere in campo ciò che richiede il mister e correggere le piccole cose che non funzionano. In Francia ci saranno in palio i tre punti ed è importante che tutto funzioni al meglio.”

Quali sono le aspettative per l’Europeo?

” Mi piacerebbe rientrare nei 23 e non lo nascondo. Dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale: solo così possiamo andare avanti. La prima partita è la più importante. Vincerla significherebbe che siamo già a buon punto.”

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