Non che i test di preparazione (tutti senza vittoria) fossero stati di buon auspicio. Ne lo sarà probabilmente il ritorno nella Kaderlist di Davide Chiumiento. Di non secondario aspetto il ruolo ricoperto da Sami Hyypiä che oltre a non essere stato in grado di dare una scossa alla squadra ricevuta in eredità ha palesato anche notevoli difficoltà nell’ambientarsi alle leggi di un campionato che non conosce. Nessuna testimonianza può essere più nitida dell’ultimo derby della Limmat dove in 90 minuti tutto quanto sopra ha trovato una propria giustificazione. Compresa quella che la qualità della squadra sia almeno da metà classifica. I nomi non fanno risultati. Soprattutto se i nomi non sono abituati a vivere determinate situazioni. Che lo Zurigo rischi la retrocessione sembra non crederci ancora nessuno e non a casa le più gettonate per scendere in Challenge League continuano ad essere Lugano e Vaduz. Situazione molto simile quella che sta vivendo l’Aarau che dopo essersi “liberata” di Livio Bordoli ha peggiorato il proprio rendimento e nemmeno il mercato (almeno dalle testimonianze video della sconcertante prova offerta con il Bienne) sembra aver portato quello che serviva. Come lo Zurigo, anche l’Aarau naviga verso orizzonti grigi di preoccupazione. Sabato prossimo gli argoviesi giocheranno una partita da sei punti a Chiasso e nelle successive tre partite dovranno recarsi altre due volte in trasferta a Neuchatel e Sciaffusa con l’intermezzo di una gara al Bruegglifeld contro il Le Mont. La situazione potrebbe diventare pesantissima per Schaellibaum se il Chiasso saprà riservare alla sua squadra e ad alcuni suoi esponenti una vendetta sportiva adeguata. Altro che rincorsa promozione…. (dp)
Non che i test di preparazione (tutti senza vittoria) fossero stati di buon auspicio. Ne lo sarà probabilmente il ritorno nella Kaderlist di Davide Chiumiento. Di non secondario aspetto il ruolo ricoperto da Sami Hyypiä che oltre a non essere stato in grado di dare una scossa alla squadra ricevuta in eredità ha palesato anche notevoli difficoltà nell’ambientarsi alle leggi di un campionato che non conosce. Nessuna testimonianza può essere più nitida dell’ultimo derby della Limmat dove in 90 minuti tutto quanto sopra ha trovato una propria giustificazione. Compresa quella che la qualità della squadra sia almeno da metà classifica. I nomi non fanno risultati. Soprattutto se i nomi non sono abituati a vivere determinate situazioni. Che lo Zurigo rischi la retrocessione sembra non crederci ancora nessuno e non a casa le più gettonate per scendere in Challenge League continuano ad essere Lugano e Vaduz. Situazione molto simile quella che sta vivendo l’Aarau che dopo essersi “liberata” di Livio Bordoli ha peggiorato il proprio rendimento e nemmeno il mercato (almeno dalle testimonianze video della sconcertante prova offerta con il Bienne) sembra aver portato quello che serviva. Come lo Zurigo, anche l’Aarau naviga verso orizzonti grigi di preoccupazione. Sabato prossimo gli argoviesi giocheranno una partita da sei punti a Chiasso e nelle successive tre partite dovranno recarsi altre due volte in trasferta a Neuchatel e Sciaffusa con l’intermezzo di una gara al Bruegglifeld contro il Le Mont. La situazione potrebbe diventare pesantissima per Schaellibaum se il Chiasso saprà riservare alla sua squadra e ad alcuni suoi esponenti una vendetta sportiva adeguata. Altro che rincorsa promozione…. (dp)