Estero: parla Benaglio, ma il Wolfsburg non l’ascolta …

scritto da Pier Luigi Giganti

Titolare fisso, capitano, ora leader influente all’interno dello spogliatoio, anche se non sempre ascoltato dai vertici della sua società.

Diego Benaglio è a Wolfsburg ormai da nove anni e si è saputo conquistare, grazie a prestazioni affidabili e a tanto buon senso, il ruolo di voce influente all’interno della spogliatoio bianco-verde.

In momenti delicati come questo – i Lupi sono stati sconfitti venerdì in casa dal Werder (1-2) e sono in quint’ultima posizione a soli due punti dalla zona a rischio – c’è bisogno dell’esperienza del portiere svizzero.

Il nuovo direttore sportivo del team foraggiato dalla Volkswagen, Olaf Rebbe, ha deciso di esoneare il tecnico francese Valerien Ismael e di sostiturlo con il responsabile del settore giovanile dell’Arsenal, l’olandese Andries Jonker (che aveva già lavorato a Wolfsburg come assistente-allenatore tra il 2012 e il 2014).

Prima di prendere la decisione, uno dei primi giocatori sentiti dal d.s. è stato proprio il 33enne rossocrociato. Benaglio ha così sintetizzato il suo parere in un’intervista concessa a Sportbuzzer: “Se il messaggio dell’allenatore non passasse o se l’organico non lo seguisse, una prestazione come quella contro il Werder non sarebbe stata possibile. Io sono definitivamente a favore di Ismael.”

In questa occasione però Rebbe ha preferito non ascoltare il parere di Benaglio e di riflesso della squadra e ha scelto di non concedere alcuna attenuante a Ismael.

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