FC Lugano – FC Thun: le pagelle dei Bernesi

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La truppa bernese nel corso del primo tempo riesce a contenere un seppur opaco Lugano; nella seconda frazione il risultato viene deciso. Il Thun, dagli apparentemente limitati mezzi tecnici, non è mai sembrato in grado di potersi aggiudicare la posta in palio.

Faivre: 2.5. Nel corso del primo tempo dimostra sicurezza nelle uscite sia basse che alte. Nella seconda frazione ha indiscutibili colpe in occasione del 2 a 0 firmato da Alioski.

Schindelholz: 3.5. Soffre le folate luganesi e al 21esimo del primo tempo causa una pericolosa ripartenza avversaria. A partita virtualmente conclusa ha il merito di crederci e di approfittare del pasticcio in area luganese: la palla che dà a Sorgic è solo da indirizzare in rete.

Glarner: 3-. Con lui sembra che Alioski sia al lunapark, come testimonia la facilità disarmante con cui al 13esimo minuto il forte macedone ha sottratto una palla che era sotto la sua completa influenza.

Bürgy: 3. Se la difesa arranca è anche colpa sua.

Facchinetti (out al 77esimo): 2.5. È dotato di buona fisicità e riesce a farla valere. Interessanti le punizioni calciate dal suo piede. Lo stesso piede, però, ha appoggiato in rete un “assist” di Alioski.

Tosetti (out al 68esimo): 3. Per la fortuna dei locali, oggi non crea le sue ben note insidie.

Hediger 3. Al 35esimo non segna un rigore in movimento. L’altezza della palla e il suo rimbalzo sono state cattive consigliere.

Lauper 3-. Sembra uno dei più “in palla” dei suoi. L’intervento scomposto su Piccinocchi era sicuramente evitabile

Sorgic 4-: non ci vuole una scienza per insaccare una rete come quella marcata da lui su suggerimento di Schindelholz, ma gli va riconosciuto quantomeno il merito di trovarsi al posto giusto al momento giusto e di aver marcato il gol della (vana) speranza. Nel corso della partita si limita a pressare.

Rapp (out al 53esimo) 3+: prestazione opaca per colpe non sue. Riesce a tenere alta la squadra, anche se alcune sue sponde sono imprecise.

Fassnacht 3.5: è il più pimpante dei suoi, ma non riesce a incidere come ci ha abituato.

Spielmann (dal 53esimo) 3-: su una punizione, Salvi risponde respingendo coi pugni e il pallone giunge a Spielmann, che calcia malamente. Evitabile sicuramente anche la brutta entrata su Sabbatini, che gli costa un’ammonizione.

Schirinzi (dal 68esimo) 0: nei corridoi delle Scuole Medie sentivo spesso dire che la nota più bassa che si poteva ricevere era 2, visto che un punto era regalato dallo Stato e uno dalla scuola. Ad oggi, non so se sia effettivamente così. Ora, io non sono né lo Stato né la scuola, quindi mi permetto di attribuirgli uno 0. Rendersi colpevole di un fallo di reazione, farsi beccare ed espellere dopo 15 minuti dal proprio ingresso non è un’impresa da tutti. Quindi, a pensarci a fondo, io (semplice studente) 1 punto glielo ho regalato: avrebbe potuto vedersi segnato sul diario un bel “-1”, che equivale alla differenza numerica tra gli uomini di Tramezzani e quelli di Lustrinelli, sotto per 0 a 2, in campo per gli ultimi e decisivi minuti di gioco.

Peyretti (dal 77esimo): s.v.

 

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