Fulvio Sulmoni: “Se avessimo potuto scegliere, non avremmo scelto il Basilea”

scritto da Giorgio Buzelli

Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Fulvio Sulmoni in vista della partita di domenica contro il Basilea. Tra presente, passato e futuro prossimo, vi presentiamo qui di seguito l’intervista integrale al difensore ticinese.

Visto il periodo abbastanza sfortunato, rischia di entrare in gioco un po’ di frustrazione?
“Non credo, siamo consapevoli delle nostre qualità che abbiamo dimostrato nelle ultime partite. A noi quello che interessa è la prestazione, il risultato è una conseguenza. Siamo fiduciosi perchè stiamo esprimendo un buon calcio, se continuiamo a giocare così i risultati arrivano.”

La trasferta a Basilea arriva in un momento delicato: cosa ci dobbiamo aspettare dalla partita di domenica e come la state preparando?
“È chiaro che se avessimo potuto scegliere un avversario, non avremmo scelto il Basilea. Ma dobbiamo andare a fare la nostra prestazione anche a Basilea, cercare di fare punti anche se non sarà facile. Noi vogliamo andare giocare il nostro calcio anche lì non cambiando molto e cercando di metterli in difficoltà sul loro campo.”

Cosa cambierà nella gestione del periodo, nuovo per la maggior parte di voi, di partite ogni 3 giorni quando inizieranno i gironi di Europa League?
“È un po’ quello che sta accadendo in questo momento, nelle ultime settimane abbiamo giocato ogni tre giorni. Il mister dovrà essere bravo a gestire l’effettivo a disposizione, a fare più turn over per far respirare i giocatori. È un’avventura molto stimolante e credo che verrà presa positivamente da tutti, non c’è niente di più bello di giocare una competizione europea.

Incontrerete probabilmente squadre del calibro di Arsenal, Villareal, Lione, Lazio, Milan… le motivazioni e la condizione verranno da sè?
“Assolutamente. La fatica sarà minore proprio perchè giocheremo contro squadre blasonate e giocare in stadi pieni con tantissimi spettatori. È una cosa che può dare qualcosa in più a tutta la squadra.”

Come vedi il ritorno, alle porte secondo quanto raccontato di Renzetti, di Mattia Bottani?
“È bello che arrivi un ticinese nella nostra squadra, fa piacere. Mattia conosce la realtà a memoria. Noi lo accoglieremo al meglio e siamo contenti, può darci un’alternativa in più in attacco che al momento ci serve.”

Hai giocato nelle 4 maggiori società ticinesi, dove ti se i trovato meglio?
“Difficile da dire. È chiaro che a Lugano è dove ho passato la maggior parte del tempo e attualmente è una società ben strutturata, sta diventando sempre più un club comme il faut e organizzato, che può puntare a grandi traguardi. Al momento a Lugano mi trovo molto bene e ci sono le condizioni per fare calcio in tutta serenità.”

Due parole riguardo al rapporto con la piazza e con la tifoseria, non iniziato nel migliore dei modi al tuo ritorno.
“La situazione si è subito risolta. Dopo il mio ritorno ho parlato con il gruppo di tifosi e abbiamo chiarito. Adesso non ho più problemi, e anzi devo ringraziarli per le parole positive che mi riservano. Sono contento di come si è risolta la situazione”.

Quanto ti ha lasciato, calcisticamente e personalmente, l’esperienza oltre Gottardo?
“Mi ha lasciato molto. Prima di tutto era la prima volta fuori dal Ticino, andavo da solo a giocare a calcio in Svizzera Interna ed è stata un’esperienza di vita. Calcisticamente, il fatto di giocare in Europa ti lascia tanto, è questa l’opportunità che devono sfruttare i miei compagni di squadra quest’anno.”