Gavranovic: gol a raffica, ma quel “Fiume” è diventato un po’ limaccioso …

scritto da Pier Luigi Giganti

Ha segnato già sei gol in questa stagione e contro il Cibalia ha fatto centro dopo appena cento secondi.

Eppure c’è qualcosa che non va tra Mario Gavranovic e i campioni croati del Rijeka. Il 31 agosto, l’ultimo giorno di calciomercato c’è infatti stata la rottura tra il centravanti ticinese e alcuni dei propri tifosi.Il 27enne è stato a un passo dall’accasarsi tra i nemici giurati della Dinamo Zagabria, il club che si era imposto in undici campionati di fila prima dell’exploit dell’anno scorso dei fiumani, e che in questa stagione guida la classifica con quattro lunghezze di vantaggio proprio sul Rijeka.

Il rapporto tra Gavra e i propri tifosi è talmente teso che, quando al 57’ dell’incontro di sabato scorso il tecnico Kek l’ha richiamato in panchina per dargli qualche minuto di riposo prima dell’impegno europeo di dopodomani con l’AEK in Europa League, i tifosi più caldi dell’Armada l’hanno sonoramente fischiato.

A dire il vero i fischi sono stati controbilanciati dai settori est e ovest dello Stadion Rujevica i quali hanno deciso di non fare dell’attaccante un capro espiatorio. D’altronde se Gavranovic, il cui contratto scade a fine stagione, ha parlato con il club di Zagabria non ha fatto mica tutto da solo, il club ha avallato i colloqui.

Gavranovic comunque non si scompone: “Non sono certo il tipo che si mette a gridare e si scompone per qualche fischio, per me l’importante è dare tutto per questa società e per la maglia che porto …”

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