HCS: Basilea spietato; Chiasso a testa alta

scritto da Davide Perego

CHIASSO” A l’è propri un Basilea cunsciàà”. Il commento è quello più frequente sugli spalti del “Riva IV” dove la vittoria renana è andata indigesta specie ai fedelissimi rossoblu. In effetti, i campioni svizzeri hanno confermato non solo di attraversare un periodo di preoccupante difficoltà, ma anche di non possedere molte idee di gioco. sarebbe forse servita un’eliminazione dalla Coppa per far meglio pesare la situazione ad uno staff tecnico in balìa di sé stesso. Lungi dal voler sostenere che i renani non abbiano meritato la qualificazione, ma il modo con il quale hanno affrontato il Chiasso ha destato molte perplessità.

Tutto questo senza assolutamente togliere alcun merito alla squadra di Abascal che allo stato attuale può coerentemente essere considerata la quarta potenza della Challenge League per espressione di gioco e per potenziale.

In undici contro dieci per l’espulsione di Balanta, il Chiasso è andato a cinque centimetri dal goal quando per un niente il bomber Farrugia (entrato da un minuto scarso) ha fallito l’impatto con la sfera a due metri da un Salvi praticamente battuto.

Non fosse stato per l’inutile rosso rimediato da Delli Carri, è ipotizzabile pensare che la partita avrebbe potuto andare oltre i tempi regolamentari. La mossa vincente di Wicky (fuori Elyonoussi e dentro Itten) si è rivelata azzeccata, con il giovane attaccante rientrato alla base di recente dopo essersi fatto le ossa a Lucerna, determinante nel mettere a referto il goal qualificazione.

Il finale è stato poi condizionato da una grossa occasione sui piedi di Carte Said, infine anch’egli cacciato dal campo per doppio giallo.

Soltanto 1470 spettatori: un dato non esattamente positivo per una squadra che meriterebbe davvero più seguito per come sta giocando. Era da parecchio tempo che non si vedeva un Chiasso così bello.

La serenità di Abascal a fine gara ha lasciato intendere soddisfazione e grande convinzione che l’ottimo lavoro di oggi si rifletterà positivamente sugli obiettivi di campionato. Un po’ la stessa cosa ha detto Wicky che continua a considerare Coppa e campionato come test di allenamento per tornare ad essere grandi in Europa: come a dire realismo da una parte e ipocrisia dall’altra.

Fotografie CHalcio.com

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