HCS, l’analisi: Lugano convincente, ma ancora troppo sprecone

scritto da Claudio Paronitti

Il passaggio del turno ai danni di un combattivo Köniz ha permesso al Lugano di ritrovare la vittoria dopo due battute d’arresto consecutive

Nella terza partita disputata nello spazio di sette giorni, mister Pierluigi Tami non ha stravolto la formazione iniziale, ma ha apportato qualche correttivo che, chi più chi meno, si è rivelato vincente. Se pensiamo che tre titolari inamovibili come Domen Crnigoj, Alexander Gerndt e Davide Mariani sono partiti dalla panchina e che Fulvio Sulmoni e Younes Bnou Marzouk sono addirittura rimasti in Ticino, dopo la vittoria odierna è arrivata la conferma che la rosa bianconera ha molta qualità anche nei sostituti. E ciò non è di certo la “scoperta dell’acqua calda”. Ragazzi come Mattia Bottani, Antonini Culina ed Eloge Yao, senza dimenticarsi di Cristian Ledesma e del debuttante Fabio Daprelà, hanno dato tutti il loro contributo alla causa.

Dalla sfida dalle mille insidie quale è stata quella nell’Oberland Bernese i bianconeri ne escono rinfrancati e convinti dei propri mezzi. Pur sprecando ancora un po’ troppe chance in fase offensive, la squadra ha dimostrato di sapersi creare le possibilità di far male agli avversari. È stato un peccato non essere riusciti a sbloccare il risultato già nel primo tempo – nel corso del quale Bieri non ha fischiato un rigore apparso evidente per atterramento di Dragan Mihajlovic -, ma l’importante nei primi turni di Coppa è passare il turno. Non importa come e contro quale avversario, ciò che conta è andare avanti in questa prestigiosa competizione.

Chi non ha pienamente convinto nell’incontro dello “Sportplatz Liebefeld Hessgut” è stato Junior. Il brasiliano, diventato biondo di capelli, ha girovagato per il fronte d’attacco senza riuscire tuttavia a sfondare una difesa del Köniz rocciosa, ma pur sempre abituata a confrontarsi con attacchi meno pericolosi di quelli di team di categoria superiore. Un po’ sottotono la partita di Mihajlovic: il piccolo stakanovista bianconero sembra un po’ a corto d’ossigeno. Anche Ledesma ha messo in mostra la sua classe solo a sprazzi e a corrente alternata. Solo continuando a calcare i vari terreni elvetici ritroverà la continuità in fatto di prestazioni.

Notizie incoraggianti, d’altro canto, arrivano da Bottani e Yao. Nonostante il penalty fischiato contro a un minuto dal termine dei novanta minuti, il centrale ivoriano ha disputato un incontro privo di sbavature e sempre sull’attenti. A Mattia, dopo aver spaccato in due l’esordio europeo tre giorni or sono, è mancato il guizzo finale, quella cattiveria in più che serve anche a un talento come lui. Sono state infatti sue le migliori occasioni da rete dei suoi. Il debutto assoluto di Daprelà è invece filato via liscio come l’olio. Il 26enne terzino mancino non ha per nulla sfigurato, facendosi valere sia fisicamente che tecnicamente. Sicuramente, un ottimo investimento per il futuro. Così come la fiducia accordata nei confronti di Culina: l’esterno croato deve ancora ritrovare il feeling smarrito per colpa dell’infortunio subito a maggio 2016, ma la via per ritornare a essere devastante come all’inizio della sua avventura sulle rive del Ceresio è ben tracciata.

Concludiamo con il tecnico ticinese Pierluigi Tami, il quale si è detto giustamente soddisfatto della prestazione dei suoi uomini, definendo “meritato il passaggio” agli ottavi di finale. “Vincere su questi campi non è mai facile – la chiosa -, i ragazzi erano stanchi e nel secondo tempo la squadra ha giocato più con il cuore che con le gambe”. Tra poco più di un mese, nel Canton Lucerna e contro lo Schötz, formazione che milita nel Gruppo 2 di Prima Lega, la partita dovrebbe risultare simile a quella odierna. Ossia con i bianconeri a mantenere il controllo del gioco e i contraenti ad agire di rimessa, puntando tutto su un proprio muro difensivo che dovrà reggere il più a lungo possibile.

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