Basilea – Poco più di un quarto d’ora basta e avanza all’Arsenal per liquidare il Basilea ed eliminarlo definitivamente da tutte le competizioni europee. Al St. Jackob, Urs Fischer lascia fuori Bjarnason e al suo posto schiera Elyounoussi mentre Wenger rivoluziona l’undici titolare e ritrova dopo infortunio Lucas Perez.
Al primo affondo, Sanchez con un pallonetto ridicolizza Suchy, la palla arriva Gibbs che la mette in mezzo sui piedi di Perez; l’attaccante non si fa pregare e da due passi infila lo 0-1 dopo appena 7 minuti di gioco. I Gunners giocano molto in profondità, con Özil e Granit Xhaka padroni assoluti del campo. Il raddoppio è solo questione di minuti e cade quindi puntuale al 16′: Özil fa filtrare ancora per Gibbs (con Lang a sbagliare il movimento del fuorigioco) che calcia su Vaclick, la palla arriva a Perez che di fatto chiude i conti e manda agli archivi la partita. La reazione dei padroni di casa è tutta racchiusa in una bella conclusione di Traore che al 18′ lambisce il palo alla sinistra di Ospina.
Nella ripresa, nemmeno il tempo di sistemarsi in campo che Serey Die si fa anticipare a centrocampo da Gibbs; il centrocampista lancia ancora Lucas Perez che firma la personalissima tripletta in tutta scioltezza. Passano altri 6 minuti e al 53′ Iwobi, servito da Özil confeziona lo 0-4. Inutili le sostituzioni di Urs Fischer che toglie Delgado e il deludente Elyounoussi per Doumbia e Calla; al 66′ è ancora l’Arsenal a sfiorare il gol con un calcio di punizione di Sanchez che si stampa sulla traversa.
Ad addolcire in parte la brutta sconfitta è un guizzo pregevole di Doumbia che in solitaria si inventa una personalissima azione e va a mettere a segno il suo primo gol stagionale in Champions League. Poi non succede più nulla se non l’infortunio occorso a Steffen che all’88’ è costretto all’uscita dal campo lasciando in 10 i suoi compagni.
