Il rilancio di Piffaretti: “Qui per fare bene, gruppo splendido”

scritto da Riccardo Vassalli

piffarettiLa sfortuna, qualche mese fa, bussò terribilmente alla porta di casa Piffaretti. Appuntamento al 21 luglio in sala operatoria, prova di carattere e forza. Probabilmente il dribbling più veloce, più bello, più utile sicuramente. Il beffardo destino del 21enne non sarà discusso in questa sede. La rinascita sì. Perennemente col sorriso sulle labbra, Carlo si è ripreso la sua rivincita personale. Il calcio come arma di sfogo per liberare rabbia e frustrazione. Il Riva per (ri)partire, dopo un finale di stagione col Rancate concluso con una distorsione al ginocchio, e tornare a volare. In fondo basta essere più veloci, anche del destino. Ma questo ‘carletto’ lo sa.

Carlo, Riva San Vitale come trampolino di rilancio.
Si, a seguito del mio infortunio ho dovuto rivalutare la mia situazione da giocatore. Sapendo che a Rancate, giustamente, avrei trovato meno spazio dell’anno passato ho deciso di cambiare aria. All’inizio ho valutato alcune possibilità, poi un colloquio con il mister Stefano Lipmann ha saputo ridarmi le motivazioni adeguate per sposare la causa gialloblù. Inizialmente firmai un prestito, poi con tutte le parti in causa si è deciso per il trasferimento definitivo. L’esordio con gol mi ha fatto capire di aver fatto la scelta migliore.”

Che gruppo ti  ha accolto al San Giorgio?
Ho trovato uno splendido gruppo di ragazzi reduci da una stagione molto bella e competitiva. Da subito mi sono inserito bene nel gruppo anche se ancora oggi devo conoscere a fondo i miei nuovi compagni. Il gruppo è motivato e pieno di energia positiva. Vedo nei loro occhi la voglia di riprendersi quello che l’anno scorso è stato solo a portata di mano.

Riva e un nuovo ruolo per rilanciarmi. Ringrazio mister e compagni per la fiducia accordata.

Il nuovo mister ti ha schierato da subito in un ruolo inedito per te. Ti senti a tuo agio?

Il nuovo ruolo da centrocampista mi piace molto. Rispecchia molto le mie caratteristiche alla “Gattuso”, dove si lotta su ogni pallone e si corre tanto, come si dice fare “legna”. Ho molto ancora da imparare, ma con la fiducia della squadra e del mister posso solo migliorare.

Testa al Gravesano, che partita rappresenta  per voi?

Quella di sabato col Gravesano è una bella sfida. Dobbiamo fare punti se vogliamo restare in alto. Le nostre ambizioni sono alte e questo comporta la massima attenzione da parte di tutti. Sarà fondamentale mantenere la concentrazione fino al triplice fischio.

Meglio la seconda o il Riva?

La seconda lega è un ottimo campionato, dove nella mia piccola esperienza calcistica di 2 stagioni posso affermare che il gioco è più ordinato e i ritmi sono molto più alti. Però ogni partita ha una storia a se, che sia in quarta o in seconda lega. Io sono felice di giocare per la mia attuale società che mi sta dando la possibilità di rilanciarmi e mettere minuti nelle gambe.”

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