Lugano-Basilea, un tempo ciascuno non fa male a nessuno

scritto da Claudio Paronitti

Il pareggio tra Lugano e Basilea nell’ambito della 31a giornata di Raiffeisen Super League permette, da un lato, ai renani di continuare la scalata verso i record ancora rimasti da superare e, dall’altro, ai bianconeri di issarsi (complice la sconfitta di ieri del Lucerna) al 4° posto in solitaria

I 6’151 spettatori presenti questo primo pomeriggio a Cornaredo hanno vissuto una partita dai due volti: la prima frazione è stata appannaggio totale dei Campioni svizzeri, maestri nella gestione della sfera e del gioco; la seconda parte di gara (a partire dal 54′, momento del 2-0 rossoblù) ha visto un Lugano più propositivo con una voglia matta di recuperare il risultato.

Non è un caso se il punto del vantaggio degli ospiti è arrivato puntualmente dopo appena 12 minuti dal fischio iniziale dell’ottimo arbitro Schärer. La palla trasformata in rete da Fransson (solo soletto al limite dell’area) è stata il punto conclusivo di un’azione in cui il Basilea ha mostrato tutta la sua classe. Schärer non è poi aiutato dal suo assistente che sbandiera un fuorigioco inesistente a Steffen, annullando di fatto la rete che sarebbe valsa il raddoppio. Quasi come intimorito dall’avversario, il Lugano non riesce a mostrare il gioco arioso messo in atto nelle ultime uscite, affidandosi ad alcuni contropiedi che hanno avuto un unico comune denominatore, ossia un nulla di fatto. Si arriva così stancamente al termine del primo tempo, durante il quale i renani hanno gestito a loro piacimento lo svolgimento della gara senza pigiare ulteriormente il piede sull’acceleratore.

I secondi 45 minuti sembravano la fotocopia dei primi. Infatti, dopo appena 9 minuti il Basilea raddoppia. In questo caso è fatale una palla mal toccata da Mariani, che la passa involontariamente a Zuffi. Il numero 7 non si fa pregare due volte e dai ventidue metri lascia partire un sinistro di precisione chirurgica sul quale Salvi può solo tuffarsi senza tuttavia toccare la sfera. Da lì in poi, i rossoblù, giunti sulle rive del Ceresio più in passeggiata scolastica di fine anno che con il coltello tra i denti, smettono completamente di giocare, agevolando il compito a un Lugano che a chiudere la serie positiva non aveva alcuna voglia. Sei minuti più tardi Mariani si fa perdonare l’errore precedente entrando in contatto nell’area di rigore offensiva con Hoegh. Il centrale danese dimostra tutta la sua inaffidabilità andando ingenuamente a franare sul fantasista bianconero. Schärer non ha dubbi e indica il dischetto, sul quale si presenta Alioski che spiazza Vaclik e fa 16 in stagione (a -2 dal capocannoniere Hoarau).

I ticinesi ora credono davvero nella rimonta e, sulle ali dell’entusiasmo, la trovano a dieci minuti dal novantesimo con Sadiku. L’attaccante albanese, a dire il vero poco appariscente quest’oggi, infila di petto un assist di Mariani, diventato uomo della provvidenza. Il nativo di Elbasani commette però un’ingenuità alquanto clamorosa: sapendo di essere già stato ammonito appena sessanta secondi prima, va ad arrampicarsi sulle recinzioni della Curva Nord. Il regolamento parla chiaro: cartellino giallo. E, nel calcio, giallo più giallo è uguale a rosso. Così Sadiku viene (giustamente) espulso, costringendo i suoi compagni a disputare gli ultimi minuti in dieci. Da segnalare, nel tempo rimanente, una conclusione di Carlinhos che colpisce la rete esterna proprio allo scadere.

Come successo nel girone d’andata, anche in questa seconda sfida interna con il Basilea il Lugano ha racimolato un punto. Ma se quello invernale aveva il sapore della beffa, quello odierno vale decisamente di più: il quarto posto in solitaria.

IL TABELLINO

FC LUGANO-FC BASEL 2-2 (0-1)

STADIO CORNAREDO – 6’151 spettatori.

RETI – 12′ Alexander Fransson 0-1, 54′ Luca Zuffi 0-2, 60′ Ezgjan Alioski 1-2 (rigore), 80′ Armando Sadiku 2-2.

AMMONITI – 56′ Luca Zuffi, 68′ Davide Callà.

ESPULSO – 81′ Armando Sadiku.

FC LUGANO (3-1-4-2) – Mirko Salvi; Eray Cümart, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic; Mario Piccinocchi; Domen Crnigoj (17′ Carlinhos), Jonathan Sabbatini, Davide Mariani, Dragan Mihajlovic; Armando Sadiku, Ezgjan Alioski. Allenatore: Paolo Tramezzani.

FC BASEL (4-2-3-1) – Tomas Vaclik; Michael Lang, Daniel Hoegh, Manuel Akanji, Blas Riveros; Taulant Xhaka (82′ Matias Delgado), Luca Zuffi; Mohamed Elyounoussi, Alexander Fransson, Renato Steffen (58′ Davide Callà); Andraz Sporar (65′ Seydou Doumbia). Allenatore: Urs Fischer.

ARBITRO – Sandro Schärer; ASSISTENTI – Johannes Vogel e Bekim Zogaj; QUARTO UOMO – Luca Gut.

RECUPERI – 1′ pt; 3′ st.

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