Lugano, cancellare subito Berna per tuffarsi nella realtà europea

scritto da Claudio Paronitti

Il kappaò rimediato nella Capitale non è il miglior presagio per iniziare questo mese di settembre. La nota positiva è che al Lugano viene subito offerta la possibilità di rifarsi, già fra tre giorni

La prima partita dopo la pausa dedicata alle selezioni nazionali ha riservato, forse, l’avversario più temibile. Lo Young Boys, in una fase calante prima, appunto, della sosta, si è ripreso alla grande travolgendo la truppa bianconera, la quale non ha avuto il solito mordente dimostrato fin qui. Certo, il fattore campo può aver giocato un ruolo importante, con i gialloneri abituati quotidianamente su questo tipo di terreno, ma l’attitudine dei ticinesi è stata sbagliata sin dall’inizio: poco aggressivi e reattivi in ogni porzione del prato verde hanno infatti disputato la peggior partita di questo inizio di stagione. In un percorso di crescita, come quello che stanno affrontando i sottocenerini in questo periodo, ci sta, eccome. Basta solamente non farsi prendere dalla frenesia, non andare in difficoltà alla prima occasione e tornare a mostrare il lato migliore di sé. Il tutto a partire già da giovedì, quando avverrà il debutto in Europa League nel caldo infernale (si attendono 35 °C) dello Stato di Israele.

Con l’attitudine delle prime partite i bianconeri (e lo hanno dimostrato) sapranno farsi valere e metteranno in ambasce le difese avversarie. Come detto, una battuta d’arresto – per di più in casa dei capo-classifica bernesi – non è uno scandalo. Anzi. Un fatto particolare è da rimarcare: nelle sette giornate di Super League sin qui disputate il cammino dei luganesi ha avuto questa sequenza: sconfitta-pareggio-vittoria-sconfitta-pareggio-vittoria-sconfitta. Un andamento “costante” se così lo vogliamo chiamare che non rende però merito alla forza di questa squadra, la quale avrebbe sicuramente meritato in più occasioni di uscire dalle varie sfide – citiamo in particolar modo quelle casalinghe contro Zurigo e San Gallo – con la conquista della posta piena. E invece così non è stato. Purtroppo, viene da dire. Ma, oramai, è inutile piangere sul latte versato. Aumenta solamente la rabbia e ciò non giova a nessuno.

Perciò, tutte le forze – fisiche e mentali – occorrerà predisporle per il prossimo confronto, arduo perché, malgrado si sia visto l’Hapoel Beer Sheva la scorsa stagione nei due vittoriosi incontri contro l’Inter, degli israeliani si sa poco. Si sa, per contro, che si giocherà in un ambiente caldissimo, e non solo per la temperatura meteorologica che attende i bianconeri. I quali dovranno ritrovare dunque tutti assieme, unendo le forze, le loro migliori sensazioni, in modo da non far aleggiare i primi fantasmi su Cornaredo.

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