Lugano, Da Costa: “La fiducia è rimasta ad agosto”; Tami: “Aspetto mentale da recuperare”

scritto da Claudio Paronitti

Al termine dell’incontro perso malamente al Letzigrund, ai microfoni della RSI si presentano il portiere bianconero David Da Costa e il tecnico Pierluigi Tami

Entrambi concordano sul fatto che alla squadra manca la fiducia necessaria. Ma, se per lo svizzero-portoghese lo stop di quattordici giorni dedicato alle nazionali “non mi rende felice”, per l’allenatore arriva, invece, “a puntino”.

David Da Costa: “Alla fine loro sono stati più cattivi in ciò che hanno fatto. Parlando dei gol, ancora una volta sono stati determinanti gli episodi: parliamo però della stessa cosa, ogni volta. La differenza è che gli altri lo fanno con convinzione. Certo, si può dire il Lugano gioca bene, è propositivo, ma alla fine manca sempre qualcosa, quel qualcosa che bisogna mettere in più. I risultati sono quelli che contano“.

Il fattore fiducia è importante. Ora siamo a inizio ottobre, dal ritorno in campo un mese fa abbiamo perso quasi tutte le partite: la fiducia è rimasta al mese di agosto. Tutti dobbiamo fare qualcosa in più per uscire da questa situazione. Io credo tanto in questa squadra, credo tanto in quello che facciamo. Sono sincero, abbiamo le qualità. Io voglio essere da esempio per i miei compagni, voglio dare di più per mostrare agli altri che insieme si può fare e dare di più“.

La pausa? A dire la verità, avere due settimane libere non mi rende felice. È dura. Non ci sono partite, non c’è possibilità di rifarsi immediatamente. Metterò comunque la cattiveria che ho dentro di me in allenamento e cercherò di migliorare“.

Pierluigi Tami: “Un’analisi del match? È la più facile da quando sono a Lugano. Abbiamo giocato peggio dell’avversario, eravamo molto passivi. Lo Zurigo, fisicamente, ci ha messo in difficoltà. Non a caso, il primo gol scaturisce da un’azione del genere. Oggi non abbiamo attenuanti. Si è meno arrabbiati di altre volte, dove una sconfitta giungeva al termine di buone prestazioni. Oggi si è perso meritatamente“.

Non parlo dei giocatori singolarmente, non è corretto dare giudizi individuali in una situazione difficile. Fortunatamente, ora c’è la pausa, arriva a puntino, perché – al di là dei nuovi giocatori che hanno debuttato questo pomeriggio – ho visto tanti ragazzi stanchi, che fanno fatica. In un mese abbiamo perso la brillantezza, il coraggio e la fiducia nelle giocate. L’aspetto mentale è quello che dovremo recuperare. Speriamo che due settimane siano sufficienti. Non possiamo comunque ripetere prestazioni come oggi“.

15 gol subiti in 6 partite sono troppi. È una squadra che vuole fare, alla quale sembra mancare poco alla maturità. Invece, poi, vengono regalati gol come il terzo di oggi… Non dico che manca la buona volontà, sono tanti altri fattori che sono venuti a mancare“.

Oggi è stata la peggior partita dell’annata. Domenica scorsa contro il Grasshopper abbiamo subiti 3-4 tiri e loro hanno segnato tre gol. Lo Zurigo è stato bravo, efficace. Il primo gol glielo abbiamo regalato noi, il secondo è il classico tiro della domenica, ma che dimostra la fiducia che i tigurini hanno nei loro mezzi. A noi questo tipo di fiducia manca, e lo si vede“.

Non è previsto un incontro con Renzetti. Tra di noi, non abbiamo mai parlato delle partite. È chiaro, però, che se il Presidente vuole delle spiegazioni, ha tutto il diritto a chiederle. Posso capire che sia amareggiato, soprattutto oggi che ha visto una squadra che, onestamente, era sulle gambe“.

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