Lugano, la perla di Alioski vale una gran fetta di salvezza

scritto da Claudio Paronitti

In un tardo pomeriggio uggioso il Lugano conquista la posta piena contro un Losanna in piena crisi di risultati ma non di gioco. Il siluro di Gianni Alioski al 56′ regala agli uomini di Paolo Tramezzani il momentaneo quinto posto (quello auspicato al termine della stagione dal numero uno del club Angelo Renzetti) e si portano a +9 sugli avversari odierni e +10 sul Vaduz (impegnato domani pomeriggio in casa contro il futuro Campione Basilea)

Sembrava tutto perfetto. Forse troppo. Correva infatti il 6′ e Sadiku, dopo un tentativo ribattuto, infila con un destro micidiale che lascia di stucco l’estremo difensore vodese Castella. L’attaccante albanese è così al suo quarto centro consecutivo nelle ultime quattro partite. Senza dubbio l’uomo di valore in più per una già ottima squadra. Dopo un quarto d’ora di buon calcio, però, i bianconeri si spengono, complice un Losanna mai domo (almeno nel primo tempo) e pronto con le sue geometrie a far male a chi si trova davanti. L’immagine simbolo delle difficoltà ticinesi della prima frazione di gioco è Mariani. Il centrocampista dai piedi sopraffini si incaponisce troppo nel dribbling senza riuscire a trovare la chiave di volta per rendere le sue giocate utili alla causa. Il centrocampo non riesce a far filtro tra il reparto arretrato e quello offensivo, tanto che Piccinocchi – ancora a corto di condizione – sembra un pesce fuor d’acqua. Sabbatini e Crnigoj si limitano così a difendere le folate dei biancoblu. I quali, dopo aver sfiorato la rete del pareggio (nell’occasione ottimo intervento di un sicuro Russo), trovano il meritato gol grazie a un mancino di Campo. Martignoni si perde Kololli sulla fascia. Il giocatore losannese arriva fin sul fondo del campo e centra all’indietro dove, a seguito di un pasticcio collettivo, il citato Campo fulmina Russo spedendo la palla all’incrocio dei pali. Per quel che si è visto l’1 a 1 su sponda biancoblu è meritato, mentre da parte bianconera si attende il duplice fischio dell’arbitro Hänni (un’altra volta molto largo nel prendere provvedimenti contro le avversarie del Lugano) che, dopo due minuti di recupero, arriva puntuale come una manna dal cielo.

La pausa serve ai bianconeri per riordinare le idee. Ed è ciò che è stato fatto nei minimi dettagli. È tutto un altro Lugano quello che si appresta a disputare i secondi 45 minuti. Più propositivo, più spigliato, più tutto, insomma. Quasi come se sapessero che il ritmo sostenuto dal Losanna nel primo tempo non poteva essere tenuto fino alla fine. Autori di una serie di azioni ficcanti, ma con un finale diverso dal gol, i bianconeri macinano gioco e mettono in costante ambasce la difesa avversaria. A prendersi la scena è Alioski. Il biondo macedone torna alla rete dopo un’eternità e si sblocca definitivamente nella maniera a lui più consona, ossia con un missile terra-aria di sinistro che si infila alle spalle di Castella. È la decima rete stagionale per Gianni, di sicuro quella che scaccia tutti i dubbi sul suo stato di forma, più mentale che fisico. La seconda frazione è un monologo sottocenerino. Anche se c’è da segnalare un intervento salva-risultato di Russo su Pak, aiutato dall’unico disimpegno errato odierno di Sulmoni. Il Losanna della ripresa è tutto qui. Quando i risultati stentano ad arrivare (per i vodesi quella di stasera è l’undicesima sconfitta nelle ultime tredici partite, dove hanno raccolto solamente due punti!) anche il morale non è ai massimi livelli.

Per i bianconeri è il quarto risultato utile consecutivo, la seconda vittoria consecutiva casalinga e un cuscinetto sull’ultimo posto della graduatoria che si è allargato fino a toccare la doppia cifra. Tenendo conto che il Vaduz affronterà il Basilea è facile pensare che la distanza tra ticinesi e Principini rimarrà la stessa anche verso la metà del pomeriggio di domani. Il tutto in attesa della sfida tra Sion e San Gallo, che potrebbe anche mantenere i Renzetti-boys al quinto rango (sinonimo di Europa League). Ora, un po’ di pausa in vista della ripresa degli allenamenti, in programma lunedì pomeriggio. E poi la testa dovrà essere rivolta all’altrettanto difficile trasferta sul sintetico della “Stockhorn Arena” di Thun.

Due le note particolari sulle quali riflettere in futuro: la prima è il poco pubblico presente (solamente 2’885 i presenti stasera a Cornaredo), la seconda è quella concernente il tabellone dello stadio, non funzionante (!) per tutta la partita, tanto da far gridare allo scandalo alcuni spettatori.

IL TABELLINO

FC LUGANO-FC LAUSANNE-SPORT 2-1 (1-1)

SPETTATORI – 2’885 spettatori.

RETI – 6′ Armando Sadiku 1-0, 32′ Samuele Campo 1-1, 56′ Ezgjan Alioski 2-1.

AMMONITO – 69′ Jonathan Sabbatini.

FC LUGANO (4-3-3) – Francesco Russo; Bruno Martignoni, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic, Dragan Mihajlovic; Jonathan Sabbatini, Mario Piccinocchi (69′ Antoine Rey), Domen Crnigoj; Ezgjan Alioski (88′ Carlinhos Junior), Armando Sadiku, Davide Mariani (86′ Ofir Mizrachi). Allenatore: Paolo Tramezzani.

FC LAUSANNE-SPORT (3-1-4-2) – Thomas Castella; Jeremy Manière, Olivier Custodio (75′ Kevin Méndez), Nicolas Gétaz; Andrea Maccoppi; Marcus Diniz (67′ Jordan Lotomba), Benjamin Kololli (80′ Xavier Margairaz), Samuele Campo, Taye Taiwo; Nassim Ben Khalifa, Kwang Ryong Pak. Allenatore: Fabio Celestini.

ARBITRO – Nikolaj Hänni; ASSISTENTI – Johannes Vogel e Carmine Sangiovanni; QUARTO UOMO – Vladimir Ovcharov.

RECUPERI – 2′ pt; 4′ st.

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