Lugano, la terza è finalmente quella buona: la Pontaise è (di nuovo) sbancata!

scritto da Claudio Paronitti

La terza partita ufficiale manda in estasi i bianconeri. Sempre in vantaggio al cospetto di un avversario che in casa non vince da ben 16 incontri, gli uomini di Tami dimostrano una volta di più la bontà del lavoro svolto sotto gli ordini del tecnico ticinese. Tutto a vantaggio dell’autostima che sta crescendo di giornata in giornata

La partita tra Losanna e Lugano non ha deluso le attese. Come prevedibile, nel primo tempo entrambe le formazioni non hanno rinunciato a giocare il pallone e hanno cercato continuamente la profondità. I bianconeri hanno sì mantenuto il possesso della sfera, creandosi anche un paio di ottime occasioni per aumentare il bottino in proprio favore. Al 7′ la prima azione di rilievo del match: Mihajlovic recupera la palla sulla sua fascia di competenza (la sinistra) e lancia in area Gerndt. Lo svedese passa al centro dell’area per il liberissimo Marzouk che infila in porta. La rete però viene giustamente annullata per fuorigioco. Un passo indietro e sarebbe stato tutto regolare. La punta franco-marocchina si rifà cinque minuti più tardi. L’azione inizia da Mariani che prende palla e s’invola sulla sinistra. Il fantasista crossa per Marzouk che, in un primo momento, passa a Gerndt, il quale “cicca” clamorosamente con il destro e poi, su ulteriore cross di Mariani, buca la rete con un potente colpo di testa. Alla terza occasione personale di questa stagione arriva anche la tanto attesa marcatura per il gioiellino dell’attacco luganese. Non trascorrono che cinque minuti e i vodesi pareggiano. Una palla respinta approssimativamente di testa da Sulmoni finisce sui piedi di Kololli che, indisturbato, fa partire un missile a fil di palo che supera Da Costa. Il match vive di momenti e su uno di questi, siamo al 41′, i ticinesi hanno l’ultima chance del primo periodo. Piccinocchi recupera alla grande a centrocampo, avanza qualche metro e passa la palla a Mariani, che da par suo vede uno spazio tra i difensori avversari per lanciare Gerndt solo soletto davanti a Castella. Il nordico, avanzato un po’ troppo dentro l’area, si fa ipnotizzare dal portiere biancoblu tirandogli addosso. È l’ultima occasione di un tempo interessante, in cui vodesi e ticinesi hanno confermato le loro caratteristiche di squadre che sul terreno di gioco si divertono.

Gli istanti dopo la pausa-tè sono tutti di marca sottocenerina. Al 52′ Gerndt lancia in profondità Marzouk. Quest’ultimo si ritrova faccia a faccia con Castella e gli tira addosso. La respinta giunge sui piedi dello svedese che, in un corpo a corpo con un difensore vodese, viene anticipato all’ultimo momento con la palla che termina in corner. Dal calcio d’angolo seguente, battuto da un instancabile Mariani, Rouiller svetta su tutto e tutti al limite dell’area piccola riportando i suoi in vantaggio. Proprio sulla ripartenza il Lugano avrebbe anche messo a segno quello che sarebbe risultato essere un uno-due micidiale, ma il tocco sotto di Mihajlovic (che termina la sua corsa in rete) viene vanificato da un leggero fuorigioco dello stesso jolly. Dall’altra parte del campo Kololli, poi, reclama un fallo di mani (netto) di Rouiller. Klossner non se ne avvede e lascia correre. Come nella prima frazione, la partita vive di momenti frenetici alternati a calma quasi assoluta. Così, si arriva al 66′ quando Da Costa compie un grande intervento su un destro dai venti metri di Campo, liberatosi con una finta di Mariani. Lo stesso Mariani, due minuti più tardi, potrebbe suggellare la propria prova con un colpo di testa in rete su cross di Marzouk. La conclusione termina però alta. È solo un antipasto di ciò di cui riferiremo nelle righe successive. Prima però avvengono tre episodi da riferire. Il primo è un tiro di Vécsei che, dopo una scorribanda personale, si ritrova sui sedici metri e fa partire un debole sinistro sul quale Castella non ha alcuna difficoltà a intervenire. A undici dalla fine Rochat interviene maldestramente su Marzouk lanciato sulla fascia sinistra. Sarebbe potuto scapparci pure il cartellino rosso, ma il direttore di gara non se la sente di punire così severamente il centrale losannese. Gli inserimenti di Vécsei (al posto di Sabbatini) e Junior (per Gerndt) portano il Lugano a rischiare qualcosa dietro. Come conseguenza quasi naturale arriva il secondo pareggio dei padroni di casa con Margiotta che riceve un cross di Torres al centro dell’area e trafigge Da Costa. Nell’occasione Mihajlovic non marca lo scorer italiano con sufficiente cattiveria. Tutto finito? Macché! E qui arriviamo al momento decisivo anticipato poco fa. A cinque giri d’orologio dalla fine c’è un affondo di Crnigoj sulla destra. Al centro, liberissimo, si inserisce Mariani, che riceve palla dallo sloveno e insacca senza alcun problema il pallone che decreta la prima vittoria bianconera in campionato e la prima gioia per il nuovo staff tecnico.

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