Lugano, la zampata di Junior per la vittoria nell’ultima gara casalinga europea

scritto da Claudio Paronitti

La 5a giornata del Gruppo G di Europa League emette il suo verdetto: il Lugano supera l’Hapoel Beer Sheva per 1-0, ma il contemporaneo successo del Viktoria Plzen (2-0 sull’FCSB) manda ai sedicesimi i cechi ed elimina svizzeri e israeliani

Se prendiamo in considerazione il solo possesso palla (in particolar modo nella prima mezz’ora) il risultato dovrebbe essere a favore degli ospiti. Se, invece, calcoliamo le occasioni da rete, allora, i bianconeri meriterebbero almeno di essere in vantaggio. Con i se e con i ma, però, non si arriva a conclusione alcuna. Così, il punteggio alla pausa dice Lugano zero, Hapoel Beer Sheva zero. Buono? Sì. Perché i ticinesi si sono dimostrati squadra compatta e unita, pronta a ripartire quando se ne presenta l’opportunità. Peccato solo che tali ripartenze non siano state sfruttate al massimo dai ragazzi di Tami, i quali hanno saputo attendere consapevoli che prima o poi sarebbe capitata la chance di proporsi anche in fase d’attacco. Sul taccuino si contano varie conclusioni a firma Mariani, Mihajlovic, Vécsei e Sabbatini. Non tutte hanno lo stesso peso specifico, ma alcune di queste si sono rivelate molto pericolose. È il caso del tiro del jolly della squadra che è stato svirgolato da un difensore e che ha costretto il portiere israeliano a compiere un vero miracolo deviando in calcio d’angolo. O come la punizione beffarda, a fil di palo, del fantasista numero otto quando mancavano cinque minuti al termine della prima parte. Nel complesso, un Lugano molto ben messo in campo ha imbrigliato la manovra di una formazione che è atterrata in Svizzera per cercare la vittoria a tutti i costi. Malgrado questo buon proposito, il Beer Sheva non è riuscito a creare alcun problema dalle parti del confermato Kiassumbua, che ha vissuto quarantacinque minuti di completa tranquillità.

Al quinto giro d’orologio della ripresa arriva la giusta ricompensa per i bianconeri. Un passaggio di Mariani verso l’interno dell’area di rigore viene ripreso da Junior (favorito da un erroraccio di Elhamed), che con estrema freddezza colpisce di mancina e manda in visibilio il popolo luganese. Il contemporaneo gol del vantaggio del Viktoria Plzen sull’FCSB smorza un po’ l’entusiasmo. A questo punto, la qualificazione è appannaggio dei cechi. La partita della “Luzern Arena” si fa vibrante. Un paio di minuti dopo la rete ticinese Kiassumbua mette in mostra tutta la sua concentrazione, sventando un colpo di testa a botta sicura da due passi di Pekhart. È poi il turno di Sulmoni tentare di scardinare la porta avversaria. A seguito di una punizione battuta dal solito Mariani, il centrale si trova il pallone sui piedi nell’area piccola: la conclusione – alta – è, purtroppo, da dimenticare. Settanta minuti sul cronometro e, non tanto inaspettata, la prima, vera, occasione degli israeliani è colossale. Vítor ha la chance di riportare la contesa in parità, ma da due passi spreca tutto anche grazie all’efficace contrasto di un Golemic formato super. L’azione successiva potrebbe chiudere l’incontro: né Bottani prima, né Mariani poi riescono a bucare la rete. Al 79′ è ancora il numero otto protagonista con una torsione su assist di Piccinocchi che termina a lato di un nulla. L’avventura europea casalinga si chiude qui, con uno splendido successo a coronare una prestazione sostanziosa. Con quest’ulteriore pieno di fiducia accumulato, anche gli avversari più quotati fanno meno paura.

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