Lugano, Manzo: “Tami è un esempio da seguire”

scritto da Claudio Paronitti

fc-lugano-allenamento-di-mercoledi-21-09-2016Concluso l’allenamento di rifinitura, dove si sono provate alcune situazioni tattiche in previsione della sfida di domani sera contro le Cavallette, mister Andrea Manzo si presenta in conferenza stampa, affrontando, come d’abitudine, vari temi. Queste le risposte date alle sollecitazioni dei presenti in sala

IL GRUPPO DIVISO IN DUE NELL’ALLENAMENTO DI IERI – “Lavoriamo spesso in questo modo. Lo facciamo per avere delle indicazioni, perché tutti devono essere al corrente di quello che devono fare sul campo. Reputo giusto fare questo tipo di lavoro”.

LA COLLABORAZIONE CON MIRKO CONTE – “Lui è “tanta roba”. Tutti i miei collaboratori sono allo stesso livello. Lui pensa a impostare la fase difensiva esattamente come la penso io. Quindi, gli do ampio raggio d’azione, proprio perché ha le mie stesse idee e ha il mio stesso modo di pensare. Insieme guardiamo le partite degli avversari, così come guardiamo le nostre. Cerchiamo di correggere quello che facciamo meno bene e cerchiamo di vedere quali potrebbero essere le problematiche degli avversari. Lavoriamo molto bene insieme e siamo in totale sintonia. Conte è un uomo di calcio, che sa cos’è il calcio. In più, ha giocato a livelli importanti. Ed è molto facile intuire, anche solo con uno sguardo o con una piccola parola, ciò che lui vuole dire, e viceversa”.

I PROSSIMI DUE INCONTRI RAVVICINATI – “Domenica abbiamo caricato un po’ di più chi non ha giocato in Coppa. Per il resto, è stata una settimana normale. Il problema non è tanto la preparazione che si è fatta negli scorsi giorni. La difficoltà si porrà venerdì e sabato, dove ci sarà poco tempo per recuperare. Questo è il calendario della Swiss Football League: dobbiamo accettarlo e dobbiamo essere bravi a vedere chi sarà a disposizione dopo la partita di domani. Con un po’ di criterio avrei fatto giocare il Thun questa sera. Ma, non sono addetto a questo tipo di lavoro. A riguardo del calendario, credo che bisognerebbe imparare anche dall’estero per essere un po’ più equilibrati. Alla fine, anche il Grasshopper sarà un po’ penalizzato giocando domani e anche domenica”.

LA PARTITA CONTRO IL GC – “Dovremo giocare con le giuste attenzioni. Troveremo una squadra con valori importanti. Dovremo essere capaci di essere quelli che siamo. Abbiamo molte qualità quando abbiamo il possesso della palla. Dovremo sfruttare le nostre caratteristiche: giocare sereni, con umiltà (come abbiamo sempre fatto) e usare le armi a nostro favore nel migliore dei modi. Fino adesso, i ragazzi hanno fatto cose egregie. Anche in Coppa, dove ho cambiato tutta la squadra, ho ricevuto delle risposte positive da tutti quanti. Questo gruppo si sta applicando su ciò che stiamo facendo. Su questo aspetto sono molto, ma molto contento”.

I PUNTI DEBOLI DEL GC – “La debolezza delle Cavallette può essere rappresentata da loro stesse. Li ho osservati. Ma mister Tami sa ovviare a eventuali leggerezze. Non sarà una partita facile. Noi dovremo essere bravi a giocare con la giusta determinazione e con la giusta personalità”.

IL RAPPORTO CON PIERLUIGI TAMI – “L’ho conosciuto appena sono arrivato in Svizzera. Me lo ha presentato [Marco] Schällibaum. In quel periodo Tami era l’allenatore dell’Under 21. Ci siamo visti altre volte, definirei il nostro un rapporto molto cordiale. Io lo ascolto sempre con attenzione, perché lui del calcio svizzero conosce molto, ma molto più di me. Quando parliamo di calcio, lo ascolto come un allievo. In più, mi piace il suo calcio. È una persona equilibrata, che non ha eccessi e non perde mai la testa. Per me, è una persona che va presa come esempio. Mi piace nell’insieme”.

LE PROSSIME DUE SONO LE SFIDE DELLA SVOLTA? – “Come ho sempre detto, gioco di domenica in domenica. Non programmo mai quello che sarà. Siamo in un buon momento. Abbiamo disputato una buona gara in Coppa, che ora però va dimenticata. Bisogna prendere gli aspetti positivi e metterli in atto sul campo, tutto qua. Dobbiamo pensare che domani giocheremo una partita difficile, contro una squadra di valore e che dovremo contrastare con i nostri mezzi”.

L’AMBIZIONE STAGIONALE – “Io sono sempre stato ambizioso, ma sempre con la giusta logica, tenendo i piedi ben saldi a terra. Pensiamo a lavorare, a fare punti, perché è questo l’obiettivo principale. Poi, vedremo. Il Presidente dice che la riga si tirerà alla fine, e io faccio il suo stesso ragionamento”.

LA ROSA IMPORTANTE A DISPOSIZIONE – “I giocatori che in questo momento stanno facendo bene ci sono. A volte, dovete credermi, ho dei grossi dubbi. Anche su chi devo mandare, purtroppo, in tribuna. Fortunatamente, ora come ora, ho tutti i ragazzi a disposizione e di questo bisogna dare il merito al lavoro che si sta facendo. Tutti meriterebbero di giocare. A volte, un allenatore va “a sensazione”. Magari, poi, tutto viene smentito nel giro di quarantacinque minuti. Però ora ci sono dei ragazzi che vedo più adeguati di altri a giocare la partita”.

IL RUOLO DI TERZINO DESTRO – “[Dragan] Mihajlović sta disputando un ottimo avvio di stagione. Gioca in un ruolo che ha già ricoperto a Bellinzona, anche se in circostanze differenti. [Marco] Padalino lo conosciamo tutti: ha un’esperienza importante. A volte, in quel ruolo, sono dubbioso. Domani nel primo pomeriggio scioglierò gli ultimi dubbi”.

IL CENTROCAMPO DEL GC È PIÙ FISICO E MENO TECNICO? – “Io vedo dei giocatori più piccoli che sopperiscono a tutto. Ai miei tempi, ricordo che c’era Francesco Casagrande e, in confronto a lui, Piccinocchi sembra Golia. Eppure, “menava” tutti. Ultimamente, ho visto Mario migliorare molto nei contrasti. Deve migliorare ancora, ma lui stesso è cosciente di ciò. [Jonathan] Sabbatini non ha paura di nessuno, non si intimidisce di fronte a un contrasto. La fisicità a volte ti aiuta. Ma fortunatamente, in questo periodo, i campi sono ancora buoni. Su un campo fangoso, invece, la fisicità si potrebbe far sentire. Domani sera, dovremo essere bravi noi, con le nostre armi, a metterli in difficoltà”.

IL POTENZIALE OFFENSIVO – “Io sono contento di tutti. Davanti stanno facendo il loro dovere, stanno correndo per la squadra. Tutti si danno da fare. Tutto è positivo. In questo momento, non trovo dei grossi difetti. Nello stesso tempo, sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare da squadra. Dobbiamo sapere che dobbiamo crescere ogni giorno, ogni allenamento e ogni partita. Questa è la mia filosofia, quella che ho cercato di impostare sin dall’inizio. Se allora ci accontentiamo, ecco che sorgono dei problemi”.

IL THUN È IL CANDIDATO NUMERO 1 ALLA RETROCESSIONE? – “Io non mi fido mai di nessuno. In questo momento forse sta soffrendo un po’ di più. Poi, magari a gennaio cambierà qualcosa. Quindi, bisogna stare sull’attenti, sempre e ovunque. Nel calcio, quando pensi di essere, sei già finito. Devi fare dei passi alla volta, piccoli, ma devi farli. Guardo gli altri, certamente, ma penso di più a noi. E noi dobbiamo sempre rimanere “sul pezzo”. Non conosco i problemi degli altri, perché non sono inserito nelle loro realtà. Penso ai miei problemi, perché anch’io li ho. E cerco di risolverli”.

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