Lugano-Sion, sfida tra due universi opposti

scritto da Claudio Paronitti

Domani sera alle ore 20:00 andrà in scena allo Stadio di Cornaredo l’incontro tra Lugano e Sion, valido per l’ottava giornata di Raiffeisen Super League

La sfida vedrà impegnate due formazioni con lo stesso ruolino di marcia: due vittorie, due pareggi e tre sconfitte ciascuna. La differenza sostanziale è che il Sion i suoi successi li ha messi in cassaforte nei primi due turni della stagione. Vale a dire che è da ben cinque partite che i vallesani, guidati dall’ex di turno Paolo Tramezzani, non assaporano la gioia dei tre punti. Cammino completamente diverso quello degli uomini di Pierluigi Tami, che a una sconfitta hanno rimediato con un pareggio e una vittoria. Questa è stata la tendenza fino al capitombolo (o, per meglio dire, incidente di percorso) di Berna. I bianconeri, al contrario dei biancorossi, hanno racimolato meno di quanto meritato per il gioco espresso. Spesso è mancato quel pizzico di cattiveria che sotto porta risulta essere il fattore determinante per incanalare un incontro nella direzione voluta.

I sottocenerini si presentano al turno infrasettimanale forti della prestazione molto positiva – specialmente quella del secondo tempo – mostrata in terra d’Israele, dove hanno messo alle corde una formazione esperta in ambito europeo come l’Hapoel Beer Sheva. Nel weekend c’è poi stato il risicato successo contro il Köniz nei sedicesimi della Coppa nazionale. Un uno a zero striminzito, certo, ma che non rende totalmente merito a una squadra che, con un po’ di concretezza in più, avrebbe chiuso la pratica già nella prima frazione di gioco, senza sudare le proverbiali sette camicie. I ragazzi sono ben consapevoli che per essere competitivi sui tre fronti, da qui a metà dicembre, dovranno mettersi a disposizione nell’eventualità di una chiamata. L’atmosfera che si respira in quel di Cornaredo è sempre votata all’ottimismo. Con l’aiuto di tutti si potranno raggiungere i traguardi primari della stagione. Il primo passo sarà dunque la conquista dei tre punti contro il Sion, impresa certo difficile, ma non impossibile, soprattutto per questo Lugano, capace di mettere in ambasce squadre ben più quotate come il Basilea e i già citati israeliani, per di più in entrambe le occasioni in casa loro.

Tradendo la totale fiducia accordatagli dal numero uno del club Angelo Renzetti e dall’intera piazza luganese, Tramezzani si è invischiato nell’universo Sion, totalmente differente dall’ambiente calmo che si respira sulle rive del Ceresio. Parlando alla conferenza stampa di presentazione dell’emiliano, il patron biancorosso Christian Constantin aveva dichiarato di non aver “problemi con gli allenatori, ho un problema con chi non lavora”. Non c’è ombra di dubbio che il 46enne italiano porti avanti la sua filosofia lavorativa anche in uno spogliatoio nuovo e rinnovato come lo è quello del Sion. Fino a che punto però? Il problema (per dirla alla Constantin) non è tanto il metodo lavorativo, ma la conquista dei tre punti a ogni partita: al Tourbillon è questo l’aspetto fondamentale per determinare il valore di un tecnico. Nelle sue parole dopo l’umiliante uscita di scena dalla Coppa Svizzera, “CC” sembra aver concesso a Tramezzani tre giornate nelle quali dovrà avvenire una rinascita. O così, oppure l’esonero diverrà realtà. Che sia propria la sua ex squadra la classica goccia che farà traboccare il vaso vallesano? Verso le 22 di domani sapremo la risposta.

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