Lugano, Tami: “A Lucerna per giocarcela”

scritto da Claudio Paronitti

Nella prima conferenza stampa della nuova stagione mister Pierluigi Tami ha presentato l’esordio di domenica Lucerna affermando che la sua squadra andrà nella Svizzera Centrale a “giocarsela” essendo però conscia di “non essere ancora al top” della condizione

“Nelle quattro settimane lavorative abbiamo visto buone cose – esordisce il tecnico -. Siamo al massimo di ciò che potremmo essere ora. Sappiamo che dobbiamo crescere ancora, ma questo vale per tutti, non solo per noi”.

“Il Lucerna sta bene. L’Europa gli ha dato gamba e l’ha messo nel ritmo del campionato. Ha perso tanti giocatori importanti, è vero, ma chi è rimasto è molto valido. Dovremo essere pronti a battagliare con loro”.

L’acquisto di Mario Piccinocchi è stato altresì importante per gli equilibri della squadra. Il giovane italiano “non è ancora pronto. Ma anche altri non sono ancora al top. A quando la condizione migliore? Dipende dai giocatori, singolarmente”.

Un occhio attento è sempre rivolto alle trattative in entrata e in uscita: “Il mercato elvetico è complicato. I trasferimenti importanti, ora come ora, li possiamo contare sulle dita di una mano. All’estero non ci sono gli stessi tempi. Da parte nostra, abbiamo fatto grandi acquisti come Jonathan Sabbatini, Vladimir Golemic e Davide Mariani, senza dimenticare Dragan Mihajlovic e Domen Crnigoj. La dirigenza ha tempo per ultimare la rosa e sa cosa fare”.

“A questi ragazzi ho fatto capire che conto su di loro per questa stagione, che sarà difficile. Per andar oltre dovremo giocare da vera squadra, mediante un calcio coraggioso. Non dovremo essere attendisti ma un po’ camaleontici. Il lavoro da fare – e lo sappiamo – è ancora molto”.

“Personalmente, mi piace il confronto con il ragazzo. Le partite vere danno risposte vere. Nelle amichevoli non ho ricevuto risposte, ma sono convinto che arriveranno”.

Nell’ultimo mese si è parlato tanto (forse troppo) delle partenze di Ezgjan Alioski e Armando Sadiku e dei loro successori. Tami sa perfettamente “come è il calcio e ci sta. Non dobbiamo mettere troppe pressioni sugli attaccanti che abbiamo. A Junior chiediamo pazienza, Marzouk è nuovo nella categoria. Cambiano gli interpreti e di conseguenza il modo di conseguire il risultato. Sul piano del gioco vedo buone cose, anche se manca continuità. La difesa? A tratti è stata ottima, altre volte no. Ma per cambiare serve tempo”.

Chiusura ancora su “Picci”, il quale “tornerà sicuramente utile. Quando non c’era (perché richiamato dal Vicenza a fine giugno) mancava a tutti. Non si può ovviamente paragonare agli altri centrocampisti che abbiamo. Conosciamo però il suo valore, così i suoi limiti. Mi sono rallegrato molto del suo acquisto”.

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