Lugano, un incubo in salsa bernese addolcito nel finale

scritto da Claudio Paronitti

Incapaci di offrire la benché minima manovra, i bianconeri soccombono meritatamente contro un Thun che sin dall’inizio della gara ha preso in mano le redini del gioco, dominando in lungo e in largo. Nel giro di un minuto (87’ e 88’), Carlinhos e Sadiku addolciscono la pillola solamente dal punto di vista numerico. La scoppola alla quale sono andati incontri i ragazzi di Tramezzani deve far tornare tutti i componenti della rosa con i piedi per terra, tenendo ben presente che l’unico e solo obiettivo stagionale è la conquista della salvezza (e niente di più)

Nemmeno il regista di un film horror avrebbe scritto la scenografia che si è vista questo pomeriggio alla “Stockhorn Arena”. Il Thun mette subito la quinta (e non è solo eufemismo) costringendo il Lugano a rintanarsi nella propria porzione di terreno, dalla quale uscire risulta veramente difficoltoso, tanta è l’intraprendenza di una squadra bernese ben messa in campo dal proprio tecnico lussemburghese. Passano infatti solamente sei giri d’orologio e, nonostante il tempo passato sia veramente poco, il gol pareva nell’aria. E puntualmente arriva. Uno svarione di Golemic che si perde Sorgic appena superata la metà campo, permette all’attaccante biancorosso di involarsi sulla fascia, centrare perfettamente per Fassnacht, il quale non viene contrastato da alcun difensore e a botta sicura mette a segno il suo ottavo punto stagionale. È l’inizio della fine, perché i bianconeri (se si fa eccetto per un tiro-cross di Sadiku su cui Faivre allunga la sua manona togliendo la sfera dalla testa dell’accorrente Alioski e una rovesciata, in fuorigioco, dello stesso biondo macedone) non riescono a proporre una manovra degna di tale nome. I padroni di casa continuano il loro pressing asfissiante e il loro dominio porta alla conclusione di Lauper che termina di un nulla fuori e a un tiro pazzesco di Tosetti che si infrange clamorosamente sul palo. La supremazia bernese si concretizza tra il 25’ e il 29’. Golemic (pessima prestazione del centrale serbo) atterra Rapp proprio sotto gli occhi di un ottimo Jaccottet, che non può far altro che decretare la massima punizione. Dagli undici metri si presenta lo stesso attaccante ticinese che spiazza Russo per il raddoppio. La terza segnatura giunge dopo un corner battuto da Tosetti. La sfera arriva sui piedi di Fassnacht, non marcato da Crnigoj, che si coordina alla perfezione e fa partire un destro sì potente, ma centrale e sul quale Russo non fa una bella figura. Finita qui? Macché! Corre infatti il quarantacinquesimo minuto e il Thun beneficia di un altro penalty. Stavolta è Martignoni a trattenere ingenuamente Fassnacht. Jaccottet vede tutto e ancora Rapp mette il sigillo, spiazzando di nuovo Russo.

Tramezzani si rende conto che la squadra che lui stesso ha messo in campo ha deluso su tutta la linea. Il mister emiliano effettua subito due cambi, con Salvi che rileva Russo tra i pali e Carlinhos a prendere il posto di Crnigoj per dare un po’ di qualità là davanti. Il quinto minuto dimostra che il numero uno è Salvi: il portiere in prestito dal Basilea esce alla grande su Rapp, lanciato a rete. Il tiro di Alioski, con Faivre che respinge e con la palla che arriva sui piedi di Sadiku, che sbaglia completamente calciando malamente a lato è l’unico segnale che i ticinesi lanciano nella prima parte di secondo tempo. È sempre il Thun che fa la partita, non accontentandosi del quadruplo vantaggio. Il 65’ è il momento in cui i bernesi aprono la mano per salutare i sottocenerini. Sorgic scappa a Golemic e supera un incolpevole Salvi. Nella fattispecie, interessante notare come l’azione dei padroni di casa sia stata il più lineare possibile. Con due (!) passaggi sull’asse Faivre-Tosetti-Sorgic la manita è servita. Il Lugano mentalmente non c’è e la dimostrazione si ha al 77’ quando Ponce si trova solo soletto davanti a Faivre. Il centravanti venezuelano si fa ipnotizzare dall’estremo difensore bernese, che respinge e manda in calcio d’angolo. Con un po’ di furbizia in più la palla sarebbe potuta giungere sui piedi di Sadiku, appostatosi sulla sinistra di Ponce e pronto a ribattere in rete. La punta albanese ci prova in seguito, ma Faivre blocca a terra il suo tentativo. Come un fulmine a ciel sereno i bianconeri tolgono lo zero dal loro tabellino. Alioski si presenta per battere una punizione conquistata da Carlinhos. L’esterno brasiliano si ritrova libero da marcature e colpisce di testa. Faivre blocca la sfera, ma entra con la stessa in porta. Nemmeno un giro d’orologio più tardi, immancabile il punto di Sadiku (il quinto nelle ultime cinque partite per lui), molto bravo e lucido a dribblare difensore e portiere per l’addolcimento finale di una pillola molto amara.

I due minuti di recupero non portano a ulteriori reti o occasioni. La sconfitta odierna deve far riflettere sull’atteggiamento di una squadra certamente valida, ma che non riesce a trasformare l’euforia del passato in energia positiva e, di conseguenza, a fare quel salto di qualità tanto sperato da tutti. Con due rigori fischiati contro (giusti entrambi) e con qualche elemento che quest’oggi non ha dimostrato di essere utile alla causa si ritorna a casa con un passivo che fa male. Una reazione è perciò richiesta fra sette giorni, quando a Cornaredo arriverà lo Young Boys, fermato nella partita che si è giocata in contemporanea in terra vodese dal Losanna.

IL TABELLINO

FC THUN-FC LUGANO 5-2 (4-0)

STOCKHORN ARENA – 4’821 spettatori.

ARBITRO – Adrien Jaccottet; ASSISTENTI – Alain Heiniger e Sertac Kurnazca; QUARTO UFFICIALE – Urs Schnyder.

RETI – 6’ Christian Fassnacht 1-0, 25’ Simone Rapp (rigore) 2-0, 29’ Christian Fassnacht 3-0, 45’ +1’ Simone Rapp 4-0 (rigore), 65’ Dejan Sorgic 5-0, 87’ Carlinhos Junior 5-1, 88’ Armando Sadiku 5-2.

FC THUN (4-4-2) – Guillaume Faivre; Stefan Glarner, Nicolas Burgy, Marco Bürki, Mickaël Facchinetti; Matteo Tosetti (78’ Nelson Ferreira), Dennis Hediger, Sandro Lauper, Christian Fassnacht (73’ Marvin Spielmann); Dejan Sorgic (67’ Norman Peyretti), Simone Rapp. Allenatore: Jeff Saibene.

FC LUGANO (4-3-3) – Francesco Russo (46’ Mirko Salvi); Bruno Martignoni, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic, Dragan Mihajlovic; Jonathan Sabbatini, Domen Crnigoj (46’ Carlinhos Junior), Mario Piccinocchi; Ezgjan Alioski, Armando Sadiku, Davide Mariani (62’ Andrés Ponce). Allenatore: Paolo Tramezzani.

AMMONITI – 32’ Ezgjan Alioski, 45’ Bruno Martignoni, 49’ Carlinhos Junior, 68’ Dragan Mihajlovic, 80’ Sandro Lauper.

ESPULSI – nessuno.

RECUPERI – 1’ pt; 2’ st.

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