Lugano – Vaduz: un risultato, due stati d’animo diametralmente opposti

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È Europa!
La fase iniziale dei festeggiamenti.

Ieri sera il FC Lugano si è imposto per 2 a 1 contro il FC Vaduz. In virtù di questo risultato i padroni di casa si sono assicurati un posto quantomeno ai turni di qualificazione dell’Europa League; la squadra del Principato, per contro, è stata condannata alla relegazione.

Al fischio finale gli ospiti sono caduti in preda allo sconforto ed apprezzabile è stato l’intervento dei bianconeri (di Sadiku, ex di giornata e di Manna, team manager, su tutti) volto a cercare di consolare gli avversari.

Lo sconforto dei giocatori del FC Vaduz, matematicamente retrocesso. I bianconeri, prima di festeggiare, esprimono vicinanza agli avversari.

Ma dopo questo attestato di vicinanza, il FC Lugano ha dato il via ai festeggiamenti: fuori dalla Curva Nord, alcuni ragazzi stavano già aspettando i propri beniamini e tutti sono quindi confluiti in direzione dell’entrata degli spogliatoi, all’interno dei quali squadra e allenatore hanno sostato qualche minuto.
Successivamente, festa grande. La parte più calda della tifoseria ha intonato diversi cori: oltre a quelli classici merita di essere sottolineato l’urlo “Il Ticino è bianconero!.
Tramezzani e i suoi non sono stati da meno: il primo si è messo in evidenza trasformandosi in frontman per cantare
“Per quelli che son sempre stati qui / per quelli che hanno fatto la Serie B / Noi vi portiamo in Europa League / Noi vi portiamo in Europa League”. Il tecnico ha dimostrato una volta di più di gradire in particolar modo i “fedelissimi”, che a loro volta gli hanno dedicato un lungo ed accorato: “Paolo! Paolo! Paolo! Paolo!”.
“Rocky” Rey, idolo dei locali, ha guidato l’ormai noto battito di mani. Assistendo alla scena viene confermato quanto affermato dalle Teste Matte: “La nostra politica è il Lugano!”.
Per la gioia quasi esclusivamente dei tifosi più piccoli i giocatori hanno lanciato sulla folla alcuni componenti del proprio materiale, souvenir non necessari per ricordare una serata (e una stagione) da favola.

La risalita dalla Challenge League, il (sofferto) mantenimento della categoria e, ora, un posto in Europa. Alzi la mano chi lo avrebbe anche solo auspicato. Alzino e battano le mani tutti i tifosi: dirigenza, staff e giocatori se lo meritano.
Sempre ricordandosi che, vista la nostra realtà, è tutto di guadagnato: questi ragazzi meritano sostegno, indipendentemente da eventuali risultati negativi.

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