4 Maggio 1949. Non serve altro perchè tutto il mondo dello sport sia riunito sotto una sola bandiera. Dolore e amore sono sentimenti che ogni anno – il 4 Maggio – si fondono per essere complementari. Non solo per quelli degli anni ’40, ma per tutti coloro che ancora oggi non possono fare a meno di pensare a qualcosa di unico ed irripetibile per uno sport di squadra. Quando lo sport era pulito, sincero e privo delle schifezze che lo rendono oggi accessibile per uso e consumo di poche ore. Mio padre aveva l’età di mio figlio quando l’areo del Grande Torino si schiantò contro la basilica di Superga. Li conosceva tutti, uno ad uno, i suoi Campioni e tutti quei records, molti dei quali ancora oggi ineguagliati.
Seduti per terra con le mani sul volto, in quei tristi giorni migliaia di ragazzini affogavano il dolore nella speranza. Tra loro c’era anche ciò che sarebbe stato di me.
Oggi il mondo dello sport, ma principalmente quello del calcio, è governato dal solo credo del denaro. Noi del Toro (forse) apparteniamo ad un altro mondo. Ad un altro sport.
Noi patetici ingenui legati ad una leggenda rimasta una delle poche non metropolitane nella storia.
E’ strano: il 4 Maggio piove quasi sempre. Quando non piove viene anche da chiedersi il perchè.
I grandi sogni sono grandi quando si costruiscono insieme e noi del Toro sappiamo cosa significa.
“QUEL GIORNO DI PIOGGIA” – Sensounico – VIDEO
