Nati: Tra lo sporco e il sublime

scritto da Flavio Ferraria

E allora “vittoria sporca” e sporca sia. I latini pensavano che lo sporco era l’anticamera del “sublime”: nobiltà e bellezza.
Vittoria sporca solo perché l’arbitro romeno Sig. Hategan ha visto un fallo di mano del difensore Evans in piena area di rigore sul tiro di Shaqiri.  Rigore inventato. Tutti d’accordo. Ma l’Irlanda del Nord è una brutta bestia che non molla e non regala. Era così il racconto della vigilia. Partita sporca. Ma i rossocrociati hanno dominato nei primi 35’.

L’occasione di Seferovic con paratona di McGovern, il tiro di Shaquiri che se fosse entrato, ne sono convinto, si sarebbero alzati tutti in piedi ad applaudire il nostro giocatore. Poi lo ”sporco” rigore solo a certificare la supremazia dei rossocrociati. E l’urlo del nostro CT. La liberazione di una vittoria sudata per gli ultimi 20’ giocati con la paura di non farcela avendo speso molto nei precedenti 70 minuti.

La nostra squadra però sovrasta la natura di Belfast e la vittoria sporca la trasforma in arte. Il sublime: nobiltà e bellezza. Primo passo verso la Russia!