Nicola Salerni: il guerriero passa al Castello

scritto da Davide Perego

Chi l’avrebbe mai detto. Ma forse c’era da aspettarselo. A volte però, per pensare di stare ancora sulla cresta dell’onda – sapendo di possedere un certo talento – bisogna ripartire da zero. Nel caso di Nicola Salerni, le cose hanno via più assunto quella posizione mezzana tipica del vorrei ma non posso che fa (tanta) differenza dal vorrei ma non riesco. Così (faccina triste) siamo qui a raccontarci del passaggio dell’esterno del Mendrisio al Castello. Operazione di qualche giorno fa che ci è stata confermata telefonicamente dal diretto interessato. Scelta lusinghiera e per certi versi intrigante quella del 27enne nato a Como che in Svizzera si è fatto conoscere per essere diventato in questi lunghi anni una bandiera del FC Mendrisio. Giocatore generoso, mai in campo al risparmio, Nicola Salerni vestirà nel 2017 la maglia del Castello che come risaputo sta lottando per sfuggire a quella che alla luce delle precedenti stagioni sarebbe una clamorosa retrocessione. Parola quindi a Salerni, partendo dalle motivazioni che lo hanno portato a lasciare il club del Presidente Karl Engel.

Penso sia stata una delle scelte più difficili che io abbia mai dovuto prendere. Lasciare Mendrisio è stato molto complicato. Per come ci conosciamo, sai che sono una persona di cuore: ci tengo, ci terrò sempre e sarò sempre un tifoso del FCM. La motivazione principale che mi ha spinto a prendere questa decisione sofferta è fondamentalmente di tipo lavorativo. Oggi non potrei più dedicarmi al Mendrisio al 100% e questo mi ha fatto riflettere a lungo indirizzandomi verso la scelta di accettare la proposta del Castello che è una delle diverse società che mi hanno contattato”.

Impossibile dunque mantenere sullo stesso binario la tua professione con quella sportiva ?
Per raggiungere le finali a Mendrisio è richiesto quanto purtroppo non posso più dare in tema di serietà e professionalità. Al Comunale ho vissuto grandi stagioni e in quel campo lascio il cuore. Lì ho conosciuto persone fantastiche: dai tifosi, ai dirigenti, ai compagni e a quelle persone come Omar Croci che ti sono amiche anche fuori dal campo. Purtroppo però la mia situazione lavorativa non mi ha permesso di proseguire con i miei compagni quel percorso che porta alle finali e che più volte in queste stagioni abbiamo solo sfiorato”.

 Lasciare Mendrisio significa lasciare una famiglia.
A Mendrisio il gruppo dei giocatori è di quelli che ti porterai sempre dentro di te perché oltre ad essere compagni di squadra ti sono diventati anche amici e proprio per questo motivo ho sofferto molto quando ho dovuto prendere questa decisione. Per fortuna o purtroppo bisogna ad un certo punto dare delle priorità alla propria vita e io non ho avuto molta scelta. A Castello avrò la possibilità di allenarmi tre giorni a settimana e in orari che mi consentono di far quadrare impegni di lavoro con quelli sportivi”.

La tua 2016-2017 è stata una stagione da cinque presenze per un totale di 182 minuti tra Campionato e Coppa. Eppure – dopo la tua miglior stagione a Mendrisio ed una fase di preparazione nella quale ti avevamo visto over the top ci si aspettava da te il campionato della consacrazione.
Sono convinto anch’io che la stagione scorsa sia stata per me molto positiva. Anche quest’anno ero partito con ottimi propositi perché ne ero e ne sono ancora convinto che a Mendrisio vi sia un’ottima squadra e che i ragazzi arrivati in estate si sono rivelati tutti di grande qualità. 

Ero molto positivo, ho fatto bene in preparazione e poi purtroppo ho iniziato a farmi male così come non mi era mai capitato. Non ho mai avuto infortuni lunghi nel corso della mia carriera. L’errore è stato quello di voler forzare il rientro. Col senno di poi sono tutti bravi, però a giochi fatti è chiaro che non ho avuto abbastanza pazienza per curarmi bene e alla fine la mia stagione non è praticamente iniziata”.

E adesso parliamo un po’ della tua nuova squadra…
Per quanto riguarda Castello, ho scelto una società che per caratteristiche è molto simile a quella che ho lasciato. Mi sono subito trovato di comune accordo con Kleimann e penso che sarà possibile unire divertimento e voglia di fare con una squadra di 2^ Interregionale che ripartirà con ambizione di voler cancellare la classifica della prima fase. Penso che sia per me la scelta migliore. Con me verranno anche Gianluca Pusterla e Luca Roncoroni che a Mendrisio sono stati compagni di avventura in queste stagioni. Non sarà una salvezza facile ma assolutamente ci crediamo.

Non conosco molto bene la squadra però da noi tre ci si aspetta quel contributo necessario per migliorare da subito la classifica. Non vedo l’ora di iniziare per mettermi alla prova anche se sono consapevole che spesso scendere di categoria non significa per forza riuscire ad ambientarsi subito al tipo di gioco, spero non ci vorrà troppo tempo per entrare nei meccanismi.
Ho scelto Castello anche perché i consigli che ho ricevuto sono stati tutti confortanti nel presentarmi la società ed il valore dello staff tecnico. Arrivando da Mendrisio preferivo trovare una realtà bene organizzata e a Castello credo di averla trovata. So che da me ci si aspetta molto: non dico di sentire addosso la pressione però sono il primo ad aspettarsi tanto da se stesso”.

 Ragguagliaci sulle tue condizioni. Ti vedremo pronto per le prime amichevoli ?

Inizierò normalmente. Nei primi giorni di Gennaio avrò un’ecografia di controllo, ma già ora sembrerebbe tutto a posto. Non avendo mai avuto infortuni muscolari ed essendo reduce da due situazioni molto simili accusate nella prima parte della stagione è chiaro che l’inizio richiederà un po’ di pazienza. Scalpito per poter iniziare ad allenarmi e questo sentimento mi aiuta a combattere questa lunga pausa senza calcio”.

1 commento

Natale
Natale 22 Dicembre 2016 - 9:44

Natale.
Faccio un imbocca al lupo a questo bravo giocatore, sono sicuro (conoscendolo) che farà bene a Castello, se ritorna in piena forza fisica, cosa che gli auguro, sulla fascia è come una anguilla, scappa da tutte le parti ed è difficilissimo da fermare e tenere a bada.
Saluto e faccio gli auguri anche la sua famiglia, una rara e ammirevole stirpe, nel senso che in tutti questi anni che questo loro figliolo ha giocato a Mendrisio lo hanno sempre seguito in trasferta in ogni partita oltre Gottardo! con le loro forze, ce ne fossero di genitori come questi.
Auguri e buone feste a tutti.
Natale.

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