Vi proponiamo il secondo capitolo del Power Ranking di questa edizione della Super League:
- Young Boys: continua, almeno in campionato, a segnare a raffica e a non subire. Hoarau si prende un turno di riposo, ma Nsamé va subito a segno al suo debutto in Super League e Fassnacht sembra aver trovato la stessa brillantezza che aveva nell’Oberland. Attenzione, però, perché non tutti i week-end si ha il lusso di incrociare il Grasshopper;
- Basilea: i cambiamenti di schema e di uomini apportati da Wicky lanciano i rossoblù verso il primo successo stagionale. Nel giorno dell’inaspettato addio di Delgado, il paziente renano si dimostra in ripresa, ma lo schiacciasassi versione 2016-17 è ancora un lontano ricordo;
- Lugano: l’acqua rovina un primo tempo ruggente, ma se i bianconeri continueranno di questo passo si potrebbero prendere delle belle soddisfazioni anche in quest’annata agonistica. L’innesto di Piccinocchi e Marzouk dà i giri giusti al centrocampo e regala incisività all’attacco;
- Zurigo: meno brillanti rispetto al derby, gli uomini di Forte riescono comunque a completare la rimonta contro il Thun e a rimanere sulla cima della Super League a braccetto di Young Boys e Sion;
- Sion: non ingannino i sei punti in graduatoria perché l’inizio di stagione della formazione vallesana è ben poca cosa: pragmatismo allo stato puro e nient’altro;
- Losanna: un punto in due giornate è bottino magrissimo per gli uomini di Celestini che, però, anche con il Sion dimostrano almeno a sprazzi trame piacevoli e ricami ariosi;
- Thun: la classifica dei biancorossi piange tant’è che la sconfitta del Letzigrund lascia i biancorossi inchiodati in ultima posizione assieme al Grasshopper. E sabato prossimo sono attesi nel canton Berna i multi-campioni svizzeri;
- Lucerna: l’autorete di Elyounussi ha illuso, almeno per venticinque minuti, l’undici di Babbel che la rimonta fosse possibile, ma il Basilea pur tossicchiante di questi giorni è ancora troppa cosa per il giovane Lucerna;
- San Gallo: questa volta sono i tuoni e i lampi a salvare i biancoverdi. Per il futuro, Contini non vede l’ora di poter nuovamente contare su Ajeti, in questa occasione soltanto in panchina;
- Grasshopper: che tristezza vedere gli zurighesi ingolfati da una raffica di zero: reti segnate, punti in classifica e pericolosità. Dopo appena 180 minuti, Bernegger è già aggrappato scomodamente alla panchina delle Cavallette.