Presidente – Allenatore, ad ognuno i suoi ruoli.. o no?

scritto da Walter Savigliano

I botta e risposta tra Renzetti e Tami, rispettivamente presidente e allenatore dell’FC Lugano non sono i primi e non di certo gli ultimi nella storia del calcio.

Ma che ruolo dovrebbero avere?

Il Presidente mette il grani e dunque comanda, ma cosa succede se interviene PUBBLICAMENTE su quanto decide il mister? La squadra ne risente?

Quello che è certo, e non lo invento io adesso, è che la squadra occuperà dello spazio mentale per capire cosa potrebbe succedere se il mister decide una cosa piuttosto che un’altra, spazio che potrebbe essere dedicato alla partita o alla preparazione della stessa, creando uno stress supplementare (leggi il nostro ultimo articolo qui).

Pochi mesi fa sentivo un amico che gioca tutt’ora nella Lega Pro Italiana, mi diceva che il suo staff è molto confuso e non sa che fare. La partita del weekend viene preparata accuratamente dal mister in ogni dettaglio, sia tattico che motivazionale, ma nel momento prepartita entra il Presidente ed insulta tutti, dal primo all’ultimo. L’amico mi dice che per il gruppo è un calo enorme di motivazione, per tornare” servono energie mentali che occupano lo spazio che dovrebbe essere dedicato alla partita.

Ci sono Presidenti effervescenti, sanguigni, come Costantin o Gaucci del vecchio Perugia, per citarne alcuni, a cui viene spontaneo intervenire. E possono fare male. Oppure fare bene, se lo fanno in modo intelligente.

Oppure ci sono Presidenti invisibili, che non si vedono mai. Ma si informano con il Mister, si tengono in contatto, senza che lo debba sapere nessun’altro. Credo che questo significhi “ fiducia”. E per fortuna ce ne sono anche di questi, quelli invisibili.

E quando termina, amici come prima, l’importante è la chiarezza, sia prima che dopo. E allora ci si lascia amici. E chissà, in un futuro…

E in Ticino ci sono i Costantin o quelli invisibili? So per certo che ci sono entrambi, in tutte le categorie.

E l’allenatore che interferisce con il Presidente? Credo che la maggior parte non si permette di farlo, ma conosco personalmente chi ha detto la sua, licenziato. Per cui, se il Presidente accetta la critica costruttiva bene, altrimenti ciao Mister.

A chi dare ragione?

Un certo Henry Ford diceva:

Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione.