Rassegna Stampa: “Chi insulta l’arbitro rischia di pagarla cara”.

scritto da Redazione

di Omar Ravani

Asino è più grave di bestia. “Cazzü” meno di “ciful”. Peggio ancora con bugiardo o imbecille, mentre maiale garantisce un mesetto di squalifica. Più rischiosi ancora i dubbi sull’integrità sessuale delle madri o le insinuazioni sulla corruttibilità del direttore di gara. In un recente documento della Federazione ticinese di calcio (Ftc), che elenca le punizioni in cui possono incorrere i giocatori che usano espressioni irriguardose nei confronti degli arbitri, da sempre sotto tiro, ce n’è per tutti i gusti. “È un prontuario che viene periodicamente rinnovato e che contiene buona parte di quanto in genere un fischietto sente sui terreni da gioco. Non è una lista completa, ma abbastanza esaustiva”, dice Silvio Papa, responsabile del Settore arbitrale della Ftc.  LEGGI IL RESTO

3 commenti

Aquilotto
Aquilotto 31 Gennaio 2017 - 14:19

Ehm.. per chi non fosse proprio ticinese purosangue, che vuol dire “ciful”, “uroc”, “cucu” e “gratacü”?
Possibilmente in maniera forbita, non palesemente esplicita.

Walter Savigliano
Walter Savigliano 31 Gennaio 2017 - 17:36

Buongiorno
le consiglio di andare a questo sito, nel quale vengono *tradotte” le parole del dialetto ticinese.
Sito traduzione dialetto.
Saluti

Aquilotto
Aquilotto 31 Gennaio 2017 - 22:19

Gentilissimo. Grazie. Sono sicuro sarà interessantissimo.

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