RSL – il power ranking dopo la 19esima giornata

scritto da Pier Luigi Giganti

Ecco il ranking della Super League dopo la prima giornata del girone di ritorno secondo Chalcio:

  1. Basilea: la marcia verso le due stelle è inarrestabile. Campioni de facto;
  2. Young Boys: per un motivo o per l’altro perdono i pezzi nei dieci giorni che li avvicinano alla sfida per il posto d’onore della Super League, dapprima Kubo e poi Gerndt. Reagiscono grazie alla brillantezza del loro tridente;
  3. Thun: se la vedono con una formazione allo sbando, ma giocano a viso aperto e non rubano assolutamente nulla. Le difficoltà finanziarie non li destabilizzano di una virgola;
  4. San Gallo: vanno a otto minuti dai tre punti. E per dirla tutta, non gira loro nemmeno troppo bene. In questa circostanza il 3-5-2 di Zinnbauer è comunque gradevole all’occhio, il che non guasta;
  5. Vaduz: non mollano mai, contro nessuno. Sono i meno dotati del torneo, ma la salvezza se la giocheranno fino alla fine, con i denti;
  6. Lucerna: rosicchiano una posizione in classifica, ma la verità è che alla Pontaise buttano alle ortiche due punti. La rincorsa al secondo posto è sempre più un’utopia;
  7. Losanna: a bocca asciutta ormai da una vita, questa volta giù il cappello di fronte alla voglia dei ragazzi di Celestini. Rimontare due reti al Lucerna non è impresa da poco e rappresenta un “nuovo inizio” da cui riprendere la scalata;
  8. Sion: difesa svagata, Konatè con la testa altrove; il timore in Vallese è che l’effetto Zeidler sia già svanito. I veterani della formazione devono suonare la sveglia: dietro l’angolo c’è la Coppa, probabilmente l’unica cosa che conta da quelle parti;
  9. Grasshopper: di male in peggio. Vedere le Cavallette dal lato sbagliato della classifica fa sanguinare il cuore e l’emorragia non sembra avere fine;
  10. Lugano: i numeri fanno malissimo: quattro reti concesse, zero reti segnate, zero punti, un caduto in battaglia, una lunghezza di vantaggio sul Vaduz. Sabato prossimo attorno alle 21.50 potrebbe, però essere tutta un’altra storia.

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6 commenti

Matteo
Matteo 8 Febbraio 2017 - 13:39

Grandi!!!! Bella questa rubrica.

Natale
Natale 8 Febbraio 2017 - 16:41

Natale.
Se si vuole ridare lustro e qualche speranza al nostro calcio nazionale, dare un scossone a tutto l`ambiente, questo nostro campionato molto sterile, bisogna cambiare l`attuale combinazione di sole 10 squadre, non c`è più interesse al campionato svizzero, e ogni anno che passa sarà sempre peggio, una soluzione a mio avviso per ridare slancio a un ambiente immobile e senza costrutto, privo di qualsiasi fantasia.

Una soluzione sarebbe il prossimo anno accorpare la Challenge League alla Super Ligue, far scattare di un gradino tutto il movimento per ridare linfa e qualche speranza e un interesse, so che sarà utopia, ma un campionato a 20 squadre ben distribuito in tutta la svizzera riporterebbe interesse nei giovani, in un ambiente che rischia di scomparire a livello nazionale.
Natale.

Davide Perego
Davide Perego 8 Febbraio 2017 - 21:11

Però il pubblico negli stadi della Super League è in graduale crescita. Quindi perchè cambiare con il rischio di far entrare nel circuito club da 300 spettatori a partita che diventano 1500 quando arrivano Basilea o Young Boys ? Da un punto di vista di cifre il calcio della SFL mi sembra sano così. Da un punto di vista tecnico cosa cambierebbe allargandolo a 20 squadre e mischiando ad esempio i budget del Basilea con quello del Wohlen ? Sono molto insicuro su questo argomento però il calcio svizzero non è mai stato così qualitativo prima del campionato a dieci squadre.

Aquilotto
Aquilotto 9 Febbraio 2017 - 11:12

Forse 20 no, ma 16 sì. Aggiungendo playout e playoff per aggiudicare l’ultimo posto in Europa League.
Due volte andata e ritorno c’è troppo rischio di stancare lo spettatore che quella partita l’ha già vista 1 mese prima e non ci va allo stadio.
Le squadre meno attrezzate ci sono in tutti i campionati europei. Magari fanno la loro unica comparsa ma è giusto che se sono stati promossi si confrontino con le loro strutture, bacino e potenzialità con tutte le altre. Riforma.
Ovviamente per completarla non basta una sola stagione, gradualmente in più anni ma bisognerà cominciarla da subito.

Natale
Natale 9 Febbraio 2017 - 13:43

Natale.
La mia è stata solo una provocazione, ma ne converrete come mè che non ha molto senso un campionato a sole 10 nella massima categoria, sapete benissimo che ci sono squadre in Challenge League che spendono anche somme consistenti per un campionato che le va stretto, vediamo in questi giorni il caso del Will, vedo altri club blasonati tirare a campare, che in Chellenge League siano professionisti, tutti siamo d`accordo, non mi stupirei se un giorno il Basilea decidesse di interrompere il nostro campionato e abbracciare quello Tedesco, ma la mia considerazione era rivolta allo scarso interesse e carisma che suscita in questo momento nel giovane, un Chiasso nella massima serie , o un Locarno, o un Bellinzona, darebbe nei giovani una motivazione supplementare per iniziare questo sport, l`allarme a mio avviso è tutto li, il Chiasso e ne sono felice, ha importato un giovane del vivaio della Juventus ed al debutto ha subito segnato due gol nel nostro campionato, questo mi fa rabbia, poi ci sono nostri giocatori tipo Guarino, che viene messo fuori rosa!, lo stanno perdendo questo giovane, che mai una volta ha potuto dimostrare veramente quanto vale!, non tocco l`argomento Regazzoni, perchè sarebbe un`altro dramma, rischiamo che non abbiamo più giovani che iniziano a giocare a calcio, distolti dalle troppe difficoltà, se mancano i ricambi cosa facciamo?, importiamo, importiamo, il giocare in strada e scomparso, non parliamo degli oratori, vere fucine dei giovani oramai quasi deserte.
Il giovane non ha più punti di riferimento, la federazione Ticinese latita.
Bisogna riportare interesse nei ragazzi, altrimenti finisce il cinema, bisogna dargli una speranza, bisogna dargli un sogno.
Natale.

Aquilotto
Aquilotto 9 Febbraio 2017 - 14:44

Senza contare che favorirebbe ( e solo questo sì che riaccenderebbe l’interesse di un tempo) il ritorno di grandi squadre, anche titolate, che hanno fatto la storia del calcio svizzero, che proprio non ce la fanno a ritornare (in tempi brevi) nella massima serie.

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