RSL, il Lugano si sveglia tardi e Tramezzani… gode

scritto da Claudio Paronitti

Il gol di Golemic fa sperare il Lugano in una rimonta, che rimane a metà per via dei punti vallesani di Schneuwly e Lenjani, caduti a inizio ripresa

Contro un Sion che più attendista non si può, proporre anche un minimo di gioco diventa un’impresa titanica. Rinchiusi tutti i propri elementi in trenta metri, i vallesani si basano esclusivamente sulle ripartenze, senza offrire alcun tipo di pressing o quant’altro. Diventa così estremamente complicato per i bianconeri mettere in difficoltà gli avversari con azioni avvolgenti e simili. L’unica vera occasione per sbloccare il risultato è capitata sulla testa di Marzouk su corner di Mariani verso la metà della prima frazione di gioco. Per il resto il nulla, o quasi. Qualche tiro velleitario da parte degli ospiti che non hanno impensierito un Da Costa molto attento e presente. Lo zero a zero del quarantacinquesimo è la logica conseguenza di una partita in cui i ragazzi di casa hanno forse sentito un po’ troppo l’ingombrante presenza a bordo campo dell’ex Tramezzani, al quale la curva ha dedicato uno striscione “di sfida”.

La ripresa propone lo stesso canovaccio del primo tempo: il Sion rintanato nella propria metà campo in attesa di ripartire velocemente e far male. Detto, fatto. È il 53′ e la palla arriva sui sedici metri sui piedi di Schneuwly. Il mancato acquisto bianconero si gira in una frazione di secondo e con il mancino fulmina un impotente Da Costa. Che nulla può fare nemmeno sul missile di Lenjani, che dà ai biancorossi il doppio vantaggio. E il Lugano? Un possesso palla fine a sé stesso e la mancanza di un vero bomber si fanno sentire. Spesso, chi gioca in maniera armoniosa viene anche ricompensato. Alla squadra di Tami ciò non accade. La spregiudicatezza, dovuta all’entrata in campo di Bottani e Culina, porta solamente all’incornata di Golemic su punizione di Mariani all’87’. L’assedio finale non porta, purtroppo, a un pareggio che sarebbe stato il risultato più equo.

Ed è un vero peccato, perché ora, con otto punti conquistati in altrettante partite il rango che deve far paura è quello del fondo classifica, distante solamente … lunghezze. Domenica a Cornaredo scenderà il rinato Grasshopper di Murat Yakin e fare risultato contro le Cavallette, dopo la prestazione di stasera, potrebbe costituire un vero e proprio exploit.

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