RSL: nessuna mezza misura per Tramezzani

scritto da Simone Morandi

Il “nuovo” Lugano insegue solo i 3 punti

Tempo di primi bilanci per il Lugano targato Paolo Tramezzani: quella con lo Young Boys di domenica è stata l’undicesima partita con l’allenatore emiliano in panchina, 990 minuti, più recupero, che ci consentono di tracciare un primo – parziale – bilancio. E i numeri ci dicono che la mentalità del nuovo tecnico ha spinto la squadra a cercare sempre e comunque la vittoria: negli 11 incontri disputati, solo una volta è uscito il segno “X”, contro le 3 sconfitte e le ben 7 vittorie.
Un bilancio decisamente positivo, che ha portato in dote 22 punti: un bottino che rende il Lugano la miglior squadra della Super League nel 2017, dietro solo all’inarrivabile Basilea.

Numeri che diventano anche migliori se si analizzano i match disputati con il nuovo sistema di gioco: la difesa a tre ha fruttato 4 vittorie in 5 incontri, i gol subiti sono 6, ma di questi, 4 sono arrivati a risultato acquisito (i 2 del Sion e quelli nei finali di partita con Thun e YB), sinonimo che ancora qualcosa da migliorare c’è, anche se la strada intrapresa ha portato il Lugano in piena zona Europa League. A questo proposito, le prossime tre partite saranno fondamentali: GC e Sion in trasferta, intervallate dalla visita a Cornaredo del Basilea, sono impegni difficili, e se il Lugano ne uscirà “indenne”, si ritroverà con un finale di campionato tutto sommato agevole, con 3 partite in casa su 4.
Per quanto visto sin qui, la vetrina europea sarebbe il giusto premio per la società – che ha fatto tanto con il poco a disposizione – per i tifosi, e soprattutto per i giocatori, che hanno sovente gettato il cuore oltre l’ostacolo, ma anche, aggiungiamo noi, per mister Tramezzani: l’uomo che non ama le mezze misure.