San Gallo-Lugano, le pagelle del match del Kybunpark

scritto da Claudio Paronitti

Tra i bianconeri sugli scudi un fenomenale Armando Sadiku. Con lui ottime prestazioni pure per Davide Mariani e Dragan Mihajlovic. Nelle fila dei biancoverdi delude, e parecchio, il figliol prodigo Tranquillo Barnetta

FC ST. GALLEN – Daniel Lopar 4; Silvan Hefti 4, Karim Haggui 3,5, Kofi Schulz 3,5; Nzuzi Toko (C) 3, Roy Gelmi 3,5 (70′ Danijel Aleksic s.v.); Marco Aratore 3 (79′ Lucas Cueto s.v.), Tranquillo Barnetta 3 (70′ Yannis Tafer s.v.), Andreas Wittwer 3,5; Roman Buess 3, Albian Ajeti 3. Allenatore: Joe Zinnbauer 3.

FC LUGANO

Francesco Russo 4 – l’esperto portiere italiano, dopo la sbavatura di Vaduz, quest’oggi non deve compiere alcun intervento in quanto i sangallesi non centrano mai lo specchio della porta. Si lancia in ritardo sul colpo di testa di Haggui che finisce sul palo. Per il resto, come detto, ordinaria amministrazione;

Steve Rouiller 4 – nel corso del primo tempo la stava per combinare grossa a causa di troppa sufficienza. Per fortuna sua e della squadra Buess si inceppa al momento del tiro, altrimenti sarebbero potuti essere guai seri. Da rivedere come esterno di difesa;

Vladimir Golemic 4,5 – la solita prestazione solida per il gigante serbo. Nonostante una sbavatura che manda al tiro (in curva) Ajeti nel secondo tempo è sempre presente e, come al solito, dirige la manovra con una calma olimpica;

Fulvio Sulmoni 4,5 – se Golemic è diventato quello che è oggi un po’ di merito è anche suo. Se i biancoverdi non tirano mai in porta sta a significare che il lavoro al centro della difesa viene svolto in maniera impeccabile. Questo, come per le partite precedenti, è il caso;

Dragan Mihajlovic 5 – il jolly bianconero offre l’ennesima prestazione di qualità. Che giochi da terzino destro o da terzino sinistro, poco importa. Il suo contributo è fondamentale, sia in fase difensiva che in quella offensiva. È il vero valore aggiunto di questa stagione a una rosa già di per sé molto valida;

Jonathan Sabbatini (C) 4,5 – il capitano bianconero detta i ritmi a un centrocampo tutto tecnico voluto da mister Tramezzani per affrontare gli svizzero-orientali. Un suo mancato intervento lancia Ajeti in velocità. Ma sono piccolezze per l’uruguaiano, sempre più leader della squadra;

Mario Piccinocchi 4 – la prima del 2017 non sarà un ricordo indelebile nel futuro di “Picci”. Gli manca la competizione e questo lo si vede a occhio nudo. Con il tempo, però, ne siamo certi, tornerà a disegnare geometrie come solo lui sa fare;

(77′ Bruno Martignoni s.v. – entra nell’ultimo quarto d’ora per rimpolpare la difesa e per dare un aiuto sulla destra a un Rouiller non sempre preciso e ogni tanto in difficoltà);

Davide Mariani 5 – oramai non è più una novità. Corre dal primo all’ultimo secondo senza stancarsi mai. Quando prova il tiro arriva con la lingua fuori e non riesce a dare quell’impulso vigoroso che vorrebbe. È dappertutto e vederlo toccare il pallone è una gioia per gli occhi;

Ezgjan Alioski 4 – le critiche piovutegli addosso gli hanno fatto decisamente bene. Malgrado si divori una rete dopo novanta secondi, migliora il suo rendimento (anche se non è ancora tornato al massimo, intendiamoci) giocando di più con i compagni;

Armando Sadiku 5 – fino alla splendida gemma che ricava dal suo illimitato cilindro viene servito pochissimo. Dì lì a pochi minuti si mangia letteralmente il pallone del raddoppio. La perla che vale i tre punti vale da sola il prezzo del biglietto;

(88′ Andrés Ponce s.v. – per l’attaccante uruguaiano solamente gli ultimi scampoli di gioco. Giusto per dire, c’ero anch’io);

Domen Crnigoj 4,5 – spostato come contro il GC nel ruolo di esterno alto di sinistra, lo sloveno mostra tutte le sue qualità. È il ruolo che predilige (tra l’altro, in nazionale viene utilizzato proprio lì) e lo si vede sia quando deve attaccare che quando deve tornare a dare una mano in difesa;

Allenatore: Paolo Tramezzani 5 – tolto il debutto-shock di Basilea, ha conquistato 7 punti in 3 partite. E, non da ultimo, si trova con un vantaggio di 7 punti sull’ultimo posto (Vaduz) e 6 sul penultimo (Losanna). La classica prova del nove sarà proprio sabato contro i vodesi. Un incontro che potrebbe far fare ai bianconeri un ulteriore (e forse definitivo) salto di qualità.

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