In una nota della Suisse Football League si comunica che la società olandese Hypercube ha terminato il suo studio, commissionato dalla Lega stessa, per valutare se opportuno o meno modificare i campionati di massima divisione e la serie cadetta elvetica.
La risposta è stata negativa. Meglio lasciare le cose come stanno. Impossibile pensare di arrivare a 12 squadre con 44 partite oppure un campionato spaccato in due: una prima fase con 22 partite e la seconda con un mini-campionato tra le prime sei per il titolo e le altre sei per la relegazione. Altra proposta: alla fine di una prima fase del campionato si tornerebbe, per la seconda parte, a giocare con la metà dei punti conquistati. Tutto questo ci riporterebbe indietro nel tempo con la famosa “riforma Rumo”.
Tutto bocciato. Unica proposta che resta valida e sarà portata a votazione, il 10 novembre, è quella di reintrodurre il “barrage” tra la nona della Super League e la seconda della Challenge League. Questa proposta sarà votata dai 20 club e per entrare in vigore ci vorranno 13 voti su 20.
Resto dell’opinione che un campionato a dieci squadre rimane troppo poco spettacolare mentre un campionato a 12 squadre era la cosa più auspicabile. Con 44 partite sarebbe bastato far giocare tutti i turni della Coppa Svizzera di mercoledi per trovare le date utili.
Aspettiamo cosa decideranno i presidenti dei 20 club sulla reintroduzione dello spareggio che quanto meno rimetterebbe un po’ di pepe al campionato cadetto e suspense per la Super League. E sarebbe già qualcosa.