Sion: un calcio alle contraddizioni

scritto da Flavio Ferraria

Sessanta giorni per dare un senso alla stagione; undici partite di campionato più la semifinale di Coppa Svizzera  per ritrovare una fluidità di marcia smarrita sul più bello. C. Constantin attende risposte dal Sion, attende risposte dal campo.

Non può più accettare tradimenti, il presidente; ha bisogno di capire in quale maniera il futuro potrà essere ridisegnato. Dodici partite o chissà tredici con la finale in cui tutto può essere rimesso in discussione.

Il Sion ha bisogno di uscire da questo tunnel fatto di contraddizioni, di discontinuità di risultati che disegnano una sorta di elettrocardiogramma pazzo con improvvise impennate e altrettante repentine discese. Sessanta giorni per dire che il peggio è passato, che questa stagione può avere un senso. Non è facile il momento di  Zeidler. Il calendario contiene insidie: una breve corsa di montagna , ogni curva nasconde un pericolo.

Il Sion di fine 2016 che aveva fatto sognare Constantin avvicinandosi al Basilea e al secondo posto; l’altro del 2017, più ammaccato e meno sfrontato può compromettere tutto attribuendo alla stagione un carattere di colore scuro. Questi sessanta giorni valgono più dei trecentosessantacinque precedenti, per aggiunge un po’ di colore. Per Zeidler  è la sessione di esami più dura.

Prima il Thun poi la semifinale contro il Lucerna, poi trasferte a Lugano e Vaduz. Può recuperare il tempo perduto,  Zeidler: può salire in classifica e conquistare la finale di Coppa Svizzera. E’ evidente che questo si attende Costantin, il segnale chiaro di una inversione di tendenza, altrimenti…

Leggi anche questi...